Un uomo, cinquantacinquenne di nazionalità indiana residente da anni a Condofuri, nel reggino, è stato allontanato dalla propria abitazione e sottoposto al divieto di dimora nonché al divieto di avvicinamento alla moglie ed alle figlie, in quanto indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia. L’episodio è stato seguito dai Carabinieri di Melito Porto Salvo, intervenuti nel mese di marzo ad una chiamata di aiuto.

Era stata una delle figlie dell’uomo – appena ventenne – a chiamare i militari per le violenze verbali pronunciate dall’uomo, divenute insostenibili. Questa infatti avrebbe raccontato che l’uomo, da diverso tempo, si comportava in modo violento sia a livello psicologico che fisico, nei confronti di tutte le componenti della famiglia, tra cui l’altra figlia ancora minorenne.

Tali episodi sarebbe ricollegabili ad una questione economica, in quanto l’uomo, non lavorando, non poteva contribuire alle spese necessarie al sostentamento della famiglia. Versione confermata anche dalla moglie dell’uomo, che ha aggiunto altri dettagli come la sistematica violazione delle libertà personali: questo difatti avrebbe impedito loro di lasciare autonomamente l’abitazione.

Una situazione difficile e divenuta invivibile, che aveva già spinto la donna a chiedere al marito di allontanarsi dalla casa familiare e di andare a vivere in un vicino garage. Ciò però non ha evitato nè ridotto i comportamenti violenti, che hanno reso la vita delle vittime insostenibile, finché non hanno deciso di denunciare.

Al termine delle formalità e delle dovute indagini, i militari della locale stazione hanno notificato all’uomo il divieto di avvicinamento (500 metri) ai luoghi frequentati da moglie e figlie, ed il divieto di comunicare con loro con ogni mezzo.

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