“Quello che è accaduto in Emilia Romagna è il frutto sia dei fenomeni avversi sempre più frequenti, che dimostrano l’incidenza del cambiamento climatico, sia dell’insufficienza di manutenzione del territorio, che non è dovuta soltanto a un’incapacità istituzionale ma anche al fatto che non c’è più la presenza dell’uomo in molti luoghi, nel senso che soprattutto nelle zone di montagna è in corso un forte spopolamento. E quando non c’è l’uomo non c’è neanche la manutenzione quotidiana del territorio”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo ad “Agorá”, su Rai 3.

“In Calabria io sto supplendo a questo problema mettendo in campo la pulizia straordinaria dei fiumi e tante altre attività. Tra l’altro, la mia è una delle Regioni d’Italia con una maggiore presenza di montagne e quindi monitoriamo continuamente il territorio” prosegue. “Ma ripeto, è più difficile fare queste operazioni di monitoraggio quando l’uomo non c’è più in quei luoghi”.

GIUSTO INTERVENTO DEL GOVERNO

“Nel merito della nomina del presidente Stefano Bonaccini a commissario della ricostruzione in Emilia Romagna dopo gli eventi alluvionali degli ultimi giorni, non ho difficoltà a dire che ha ragione Bonaccini: l’attività di ricostruzione deve essere svolta in sintonia con gli uffici della Regione” prosegue il governatore. “Ci sono procedure, adempimenti, nonché l’adeguamento della programmazione, che prevedono in maniera sostanziale un contributo importante da parte dell’amministrazione regionale. Allora, nominare come commissario della ricostruzione il presidente della Regione mi sembra la cosa più logica“.

“Peraltro, sarebbe un modello già applicato all’epoca della ricostruzione post-terremoto, che ha funzionato. È vero che gli eventi hanno interessato in maniera più importante l’Emilia Romagna, ma anche altre Regioni come le Marche e la Toscana” sottolinea. “Quindi si tratta di capire come si può fare per nominare un commissario che si faccia carico della ricostruzione anche di altre Regioni”.

“Il governo non ha bisogno dei miei consigli perché, anche per ammissione di Bonaccini, è intervenuto con grande tempestività e con un decreto che destina risorse importanti” conclude. “Io però al posto del governo non avrei esitazioni a ritenere Bonaccini la persona giusta per occuparsi della ricostruzione nella sua Regione”.