Era una notizia che non avremmo voluto sapere mai!

Una di quelle notizie che arrivano come un fulmine a ciel sereno, ma purtroppo di sereno il cielo aveva oramai ben poco!

Durante gli allenamenti e gli incontri che settimanalmente facevamo, c’era una domanda che campeggiava su ogni attività: -“ Benedetto come sta?”…… purtroppo chi poteva rispondere, perché sapeva, era sempre vago, speranzoso ma ermetico, perché conosceva i dettagli di una storia che, da lì a poco, sarebbe stata una tragedia: la tragedia di una famiglia, di una comunità, di un povero ragazzo di 19 anni che, con la vita davanti, è stato costretto a chinare la testa davanti a sua maestà la Morte!

Chi era Benedetto Bilotta? Un giovane arbitro di calcio della Sezione AIA di Vibo Valentia, ancora a disposizione dell’Organo Tecnico Sezionale, poiché arbitro dal febbraio 2015.

Il 5 luglio 2015, assieme a molti associati, è andato presso il campo di Catanzaro Sala per partecipare, con tutte le sezioni AIA calabresi, ad un torneo di beneficenza; l’ultima attività svolta da associato, poiché la sera del 7 luglio, tornato a casa, il giovane ha iniziato a stare male, con diversi sintomi che facevano pensare a molte cose ma non all’irreparabile. Giunto all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, la diagnosi è stata inclemente: setticemia legata ad una meningococcia di tipo “C”, che aveva già intaccato numerosi organi vitali, costringendo i medici del nosocomio all’immediato ricovero presso il reparto di rianimazione con immediata prognosi riservata.

Ci fu anche una questione di salute pubblica, legata a tale vicenda, poiché molti degli arbitri e delle persone che hanno avuto contatti con Benedetto sono stati costretti, a scopo cautelativo, a fare una profilassi precauzionale legata al rischio di infezione. Per fortuna nessun altro problema ha avuto seguito.

Una meravigliosa gara di solidarietà, nei giorni seguenti al ricovero, ha portato numerosi donatori di sangue AVIS, allievi della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia e di arbitri calabresi a donare sacche di plasma, sangue e piastrine per le continue richieste da parte dell’ospedale per il povero Benedetto.

Tutte speranze e terapie vane, poiché il 13 marzo del 2016, dopo ben otto mesi di lotta, il generoso cuore di Benedetto Bilotta ha cessato di battere all’Ospedale Careggi di Firenze, dove, nel frattempo, da ottobre 2015 era stato trasportato per ricevere migliori cure in un centro specializzato per questo tipo di patologie.

Benedetto era nipote dell’ex arbitro Peppino Didiano, che aveva indirizzato lo stesso poiché ancora legato alla nostra associazione.

Il saluto al caro Benedetto sarà dato presso la chiesa Matrice di San Nicola a Maierato, in presenza della Sua comunità e delle componenti AIA di tutta la Calabria per stringersi ai familiari, coscienti che il giovane ARBITRO stava vivendo la propria vita associativa con la voglia di fare e di essere, ma purtroppo qui non lo potrà mai più dimostrare.

di Piergiorgio Betrò tratto da www.cralabria.it (foto www.21righe.it)

bilotta-benedetto-SLIDER