Sempre più aziende s’impegnano a garantire la sicurezza dei propri macchinari secondo gli standard necessari e imposti dalle norme vigenti.
La marcatura CE è ormai il punto fermo da ricercare a livello industriale e non solo, ma per ottenerla occorre prestare la massima attenzione a diverse varianti, non ultima la destinazione d’uso del mezzo, che lo inserisce in una categoria ben precisa, la quale a sua volta richiederà test per la verifica dei requisiti dedicati.
In aggiunta alla marcatura CE, sarà fondamentale attestare, da parte del fabbricante, la sicurezza dei propri macchinari attraverso la stesura di un apposito documento, vale a dire la dichiarazione di conformità.
Si tratta di un documento da redigere seguendo un’apposita direttiva, la Direttiva Macchine, che nel corso degli anni è stata interessata da diversi aggiornamenti. Per assicurarsi di seguire le regole stabilite dalla nuova procedura e tenere sempre sotto controllo le possibili novità, allora, il consiglio è quello di affidarsi a portali di approfondimento di riferimento del settore.
Ne costituisce un esempio Certificazionece.it, che nell’apposita sezione “dichiarazione conformità ce macchinari” del sito ufficiale, permette di consultare una guida dettagliata in merito alle modalità da seguire per compilare in modo corretto il documento.
La Direttiva Macchine
Secondo la Direttiva Macchine, la persona del fabbricante deve essere facilmente individuabile con dati anagrafici e indirizzi ben precisi, così da avere un riferimento inequivocabile.
Egli dovrà inoltre fornire sempre il Fascicolo Tecnico, che riporta le informazioni identificative del macchinario stesso quali numero di serie, descrizione attenta e fine d’uso senza mai lasciare adito a fraintendimenti di nessun genere. In caso di eventualità negative quali malfunzionamenti o persino incidenti, infatti, tale documentazione potrebbe essere richiesta dalle autorità e una sua accurata verifica preventiva diventa quindi fondamentale sotto tutti i punti di vista. Un prodotto non idoneo, infatti, può essere anche ritirato parzialmente o totalmente.
Con questi requisiti, il macchinario può essere immesso liberamente nel mercato europeo dai vari distributori e, a tale scopo, la documentazione conterrà anche informazioni ben chiare sui soggetti più adatti preposti all’uso del dispositivo e persino concernenti lo smaltimento di componenti esauste.
Il marchio CE che garantisce la conformità, poi, sarà sempre ben visibile per essere individuato facilmente da tutti gli organismi, che siano essi distributori o rivenditori. Tra gli allegati richiesti nella documentazione finale possono figurare anche la dichiarazione d’incorporazione e quella di conformità di un componente che magari si debba sottoporre a controlli separati.
Peculiarità della dichiarazione di conformità
Una dichiarazione di conformità può riguardare perciò macchinari più o meno potenzialmente pericolosi: come è ovvio che sia, più saranno presenti sostanze chimiche o infiammabili, maggiore dovrà risultare l’attenzione ai fini della sicurezza. A seconda di queste caratteristiche, vi sono norme specifiche da applicare o meno e che riguardano la tensione elettrica in presenza di correnti alternate o continue, i campi elettromagnetici e persino la temperatura massima cui può essere esposto il dispositivo per scongiurare il rischio d’incendio.
La dichiarazione di conformità, quindi, se eseguita secondo gli standard qualitativi richiesti dovrebbe garantire l’acquisizione di un macchinario privo di malfunzionamenti evidenti. Ciononostante, alle volte si possono verificare carenze occulte e persino palesi, laddove le prime riguardano componenti non immediatamente visibili, per le quali la documentazione tecnica può essere richiesta al fine del controllo da parte degli organi preposti come ad esempio le ASL; le seconde, invece, sono riferibili a stati evidenti di guasto o addirittura parti mancanti e sono indicate come più gravi. Il distributore, infatti, non dovrebbe mai accettare dispositivi evidentemente danneggiati ma neanche privi di documentazione tecnica corretta, di istruzioni per l’uso e, naturalmente, di idoneo marchio CE.
Ovviamente per richiedere la dichiarazione di conformità occorre essere a conoscenza di tutte le normative dedicate a quello specifico macchinario: esistono, infatti, norme specifiche per quelli elettrici, elettronici o destinati ad altri usi differenti ed è facile dimenticarne alcune oppure produrre certificazioni riguardanti altre non necessarie. Proprio per non sbagliare, anche se in buona fede, molte aziende ricercano il supporto di professionisti del settore che non solo sono in grado di conoscere perfettamente la materia, ma anche di operare velocemente per l’ottenimento finale.
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