La Locride è accarezzata da una larga e bianca spiaggia che si estende lungo gli oltre 90 km di quella che viene comunemente chiamata la Costa dei GelsominiLa pianta di gelsomino, diffusa in tutta la provincia reggina ma tipica soprattutto del territorio della Locride, dà il nome ad una delle coste più belle d’Italia, unica per continuità e bellezza. Ma la Locride non è solo mare cristallino, spiagge caraibiche e alte scogliere,  infatti grazie alla presenza di uno spartiacque naturale tra Jonio e Tirreno, alcuni dei comuni che compongono l’area ricadono proprio all’interno del Parco nazionale dell’Aspromonte, parliamo di Africo, Antonimina, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Careri, Caulonia, Ciminà, GeraceMammola, Platì, Sant’Agata del Bianco, Samo e San Luca. Questi borghi, che abbondano di storia e tradizione, sono la cornice di un paesaggio ricco di contrasti e, senza dubbio, unico nel suo genere.

Il territorio della Locride si caratterizza anche per le sue tradizioni e per le sue specialità gastronomiche: un territorio così variegato non può che regalare prodotti tipici di altissima qualità, come salumi, olio e formaggi. Per conoscere le usanze di questa terra e scoprire dove assaporare i prodotti tipici, visita le sezioni dedicate all’interno della pagina cosa fare.

La Costa dei Gelsomini è anche celebre per le produzioni artigianali tra cui i tessuti realizzati a mano con i telai e le terrecotte di Gerace, la lavorazione del legno e delle pregiate pipe in radica di Serra San Bruno.

Oggi parleremo di Mammola

Mammola

Porta d’ingresso al Parco Nazionale dell’Aspromonte, Mammola è un comune italiano di circa 3000 abitanti ed uno dei comuni della Locride.

GEOGRAFIA

Posto sul versante ionico della Calabria, tra l’Aspromonte e le Serre calabresi, è uno dei comuni della Locride inclusi nella’area del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Si trova nei pressi della sorgente della fiumara Torbido che attraversa anche i comuni di Grotteria, San Giovanni di Gerace, Martone, Gioiosa Ionica, sfociando infine nei pressi di Marina di Gioiosa Jonica in un’area denominata vallata del Torbido.

STORIA

Le origini di Mammola risalgono al IV–V sec. a.C. ma il nucleo di Mammola si sviluppa ulteriormente alla fine del X da popolazioni trasferitesi dal litorale ionico per sfuggire alle incursioni saracene. Il nome del comune appare per la prima volta tra il XI e il XII secolo, in un documento che faceva parte dei beni del Monastero di San Fantino dove si parla di un certo Rogerius de Mammula. Come tanti comuni della zona, il periodo feudale vede la successione di diverse famiglie, i De Gregorio furono i gli ultimi feudatari fino al 1806, anno in cui il feudalesimo fu soppresso. A seguito dell’unità d’Italia, le difficili condizioni economiche e sociali, cominciò l’emigrazione che dimezzò la popolazione.

ECONOMIA

Mammola è sede del Museo MUSABA il Parco Museo Santa Barbara, dove nel 1969 Nik Spatari ha fondato un museo d’arte contemporanea. 

Il comune è sede della tradizionale Sagra dello Stocco che si svolge ogni agosto dal 1978. Le piazzette del Borgo sono arricchite da degustazioni di pesce stocco e stoccafisso cucinato in vari modi secondo le tradizionali ricette mammolese. Altra importante manifestazione la festa della Ricotta Affumicata a luglio con vendita di ricotta e formaggi caprini ed esibizione di pastori che suonano strumenti tipici al ritmo della tarantella. Lo Stocco con la Ricotta Affumicata fa parte dei prodotti PILS, marchio nato per promuovere le specialità gastronomiche di alcuni comuni della Locride.

FRAZIONI

Chiusa – Santo Todaro – Aspalmo

lalocride.it