Aristide Bava
SIDERNO – L’emergenza rifiuti si fa sempre più pesante e in città non mancano le polemiche. Lunedi mattina su iniziativa dell’ex sindaco Anna Romeo, che è stata anche assessore all’ambiente, c’è stato un tentativo di organizzare una manifestazione di protesta davanti al municipio ma la manifestazione, vuoi per la giornata molto fredda, vuoi per l’ormai acclarato scetticismo della cittadinanza non è stata molto partecipata. A questo proposito abbiamo raccolto una battuta del commerciante Luigi Mittiga, tra i pochi ad essere presente. ” I cittadini sono stanchi e non hanno più fiducia in nessuno. Mi chiedo dove sono i 190 possibili candidati al consiglio comunale di questa città. Se non sono presenti a manifestazioni di questo genere come possono pensare di poter contribuire alla soluzione dei probglemi ? “- In effetti appare chiaro che i sidernesi sidernesi sono stanchi di promesse non mantenute e soprattutto sono stanchi di notizie contrastanti e timori di possibili strumentalizzazioni, visto che già,anche in situazioni di questo genere, con le elezioni alle porte, cominciano a serpeggiare posizioni politiche di parte. Bisogna perà, in ogni caso, tornare alla realtà delle cose. Si fa un gran parlare di possibile ampliamento dell’ impianto Tmb ma non si spiega bene perchè malgrado la città sia sede di questo impianto viene finanche penalizzata nel quantitativo consentito per la raccolta. Arrivano improvvisi “blocchi” e la spazzatura rimane accatastata all’esterno delle abitazioni in mastelli stracolmi. Arriva nuovamente la puzza e appare una cosa scontata. Così decisamente non si può andare avanti. Da anni viene predicato che, nel territorio della Locride, serve una discarica di servizio e quando arrivano questi fermi della lavorazione il problema esplode inevitabilmente. L’impianto TMB di San Leo non può conferire gli scarti di lavorazione dei rifiuti, peraltro lavorati, stabilizzati e stoccati, proprio per la mancanza di discariche di servizio, dove, appunto, dovrebbe essere conferita quella parte di rifiuti non suscettibile di ulteriore differenziazione. A parte la logica conseguenza del mancato ritiro dei rifiuti che ovviamente riguarda anche tutti gli altri comuni del comprensorio i cattivi odori diventano una normalità perchè l’impianto è saturo dall’occupazione degli scarti di lavorazione dei rifiuti da tempo non ritirati. Ergo bisogna risolvere il problema alla radice. E in attesa che si prenda una decisione definitiva ( realizzazione di un nuovo impianto e/o delocalizzazione di quello esistente) trovare almeno un sito per realizzare una nuova discarica ( ammesso che l’attuale normativa lo consenta). Dall’amministrazione comunale, per voce dell’ Ing. Pietro Fazzari, responsabile di settore, si invita la popolazione a fare una differenziata più accurata per mitigare il problema ma questo non può bastare. I rifiuti, soprattutto quelli organici , se non vengono ritirati, ci sono e restano; e ci sono molte abitazioni con spazi molto limitati, con le inevitabili conseguenze che ne conseguono. Se poi a tutte queste cose si aggiunge il grado di inciviltà dei soliti idioti di turno che abbandonano la spazzatura in ogni angolo della città il quadro si completa in negativo e, malgrado gli sforzi che le associazioni ambientaliste stanno facendo per cercare di stimolare più ordine in questo delicato settore, la situazione va verso il precipizio. Una situazione – si badi bene – che accomuna tutti i Comuni della Locride, terra di grande bellezza e di grandi potenzialità che continua ad essere offuscata da una incapacità programmatica e progettuale che si trascina ormai da troppi anni e che, adesso, è diventata non più soppoprtabile.
nella foto lo sfogo di Luigi Mittiga