Un importante riconoscimento per il costante impegno dedicato alla crescita professionale degli operatori e al miglioramento della qualità delle produzioni olearie.

Si è tenuta lo scorso 26 aprile a Spoleto (PG) l’assemblea del prestigioso sodalizio di saggi presieduto dal Professor Riccardo Gucci e la cerimonia ufficiale di ingresso dei nuovi accademici.

Fondata nel 1960 a Spoleto, l’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio è uno dei più autorevoli organismi tecnico scientifici operanti a livello internazionale nel settore olivicolo-oleario. Vi fanno parte differenti figure che si sono distinte nel proprio ambito di attività: ricercatori, docenti, agronomi, giuristi ed economisti, chimici e biochimici, tecnologi alimentari, oleologi, nutrizionisti, medici, giornalisti, divulgatori, esperti di marketing, imprenditori olivicoli ed oleari, nonché dirigenti di organizzazioni di settore, istituzioni pubbliche e private.

Tra gli scopi statutari dell’Accademia: la promozione di studi, ricerche e discussioni sui maggiori problemi concernenti l’olivo ed i suoi prodotti; l’organizzazione di convegni, seminari e la trattazione dei più vitali problemi di ordine tecnico-economico, giuridico ed agronomico nel quadro dell’agricoltura e dell’economia nazionale ed internazionale; la promozione e la gestione di iniziative concernenti la realizzazione di mostre olivicole regionali, nazionali e internazionali; il collegamento, nello svolgimento del proprio lavoro, con le istituzioni pubbliche e/o private operanti in ambito nazionale ed internazionale.

Saverio Zavaglia, Agronomo e Divulgatore Agricolo dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) dal 2005 si occupa di formazione professionale, divulgazione agricola ed assistenza tecnica a beneficio degli operatori e delle aziende della filiera olivicola-olearia calabrese. E’ Assaggiatore di olio di oliva, membro del Comitato di coordinamento del Campionato regionale di potatura dell’olivo in Calabria e componente della Rete di coordinamento del Campionato Nazionale di potatura dell’olivo.

«Accolgo onorato e con profonda gratitudine questa importante nomina a corrispondente dell’Accademia. Si tratta di un prestigioso riconoscimento che rappresenta per me un ulteriore stimolo a proseguire con impegno e dedizione la mia attività di tecnico e divulgatore nell’affascinante mondo dell’olivicoltura e dell’olio. E’ un plauso che dedico ai colleghi con cui è iniziato questo percorso, agli amici olivicoltori, potatori e frantoiani calabresi e a tutti coloro che ad ogni livello si impegnano quotidianamente per la crescita dell’olivicoltura. Ci saranno certamente nuove opportunità di confronto e di collaborazione con colleghi ed accademici che operano con passione ed entusiasmo in ambito nazionale ed internazionale per l’evoluzione dell’intero comparto. La filiera olivicola è articolata e complessa, essendo condizionata da diverse variabili che agiscono differentemente nei vari territori di produzione. Sono richieste pertanto, competenza ed esperienze dirette nelle specifiche realtà, al fine di poter proporre le soluzioni più adeguate alle particolari esigenze di produttori, trasformatori e consumatori. Ma ritengo siano proprio le diversità (territoriali, varietali, climatiche e storico-culturali) che favorevolmente gestite, potrebbero rappresentare la principale opportunità per rafforzare l’identità e il valore aggiunto della moltitudine di prodotti che costituiscono il paniere nazionale. Molti sono gli obiettivi per i quali si sta lavorando a vari livelli, solo per citarne alcuni: l’incremento della produttività degli oliveti, la capillarizzazione della qualità dei prodotti, l’approfondimento delle conoscenze sugli effetti salutistici dell’olio, la sostenibilità ambientale della filiera. Per poterli perseguire è fondamentale l’impegno corale di istituzioni, enti di ricerca, divulgatori, operatori e non per ultimi i consumatori, le cui scelte risultano quasi sempre determinanti. Oggi più che mai è fondamentale investire nella approfondita conoscenza dei fenomeni e dei processi che regolano la produzione, rendendo fruibili a tutti tali conoscenze, ed è proprio in tale ambito che mi auguro di poter dare il mio contributo».

Lr