Fin dal XVI secolo, la chiesa dedicata a San Giorgio sorge nella parte bassa del paese. Risulta, infatti, che essa fu affidata fino al 1580 al canonico Simone Gentile; nello stesso anno fu poi assegnata in beneficio alla chiesa parrocchiale di San Giovanni di Gerace, al rettore don Giovannello Pittari, e l’anno seguente fu ridata alla chiesa parrocchiale di Martone al rettore don Nicola Augurace. Il terremoto del 1783 distrusse anche questa chiesa che, tuttavia, tre anni dopo fu ricostruita. Oggi si può accedere alla chiesa tramite due porte: una principale e una secondaria. Il portale principale è in legno con formelle scolpite: quelle centrali rappresentano a sinistra San Giorgio a cavallo con a destra uno stemma nobiliare, quelle decentrate presentano decorazioni floreali. Il portale d’ingresso è fiancheggiato da lesene in stile ionico ed è sormontato da un timpano. L’edificio è sovrastato da un campanile con finestre a sesto acuto. L’interno è suddiviso in tre navate per mezzo di pilastri. L’altare maggiore è di marmo con disegni policromi; dietro di esso vi è una cappella opera di Raffaele Pata in cui si conserva la statua di legno di San Giorgio con accanto la principessa e il drago. Nelle navate laterali si ergono due altari: a destra quello dedicato a Sant’Antonio di Padova, mentre a sinistra a San Giacomo, che nei tempi era il protettore del paese. Nella chiesa sono custodite le reliquie del braccio di San Giorgio che vengono portate in processione. Recentemente gli altari sono stati ristrutturati, così come l’esterno e l’interno della chiesa. 

Foto di Angelo Laganà

Lr