Siderno – Il recente rinnovo dei vertici dell’ Associazione dei sindaci della Locride apre, adesso, spazi nuovi al futuro dell’Associazione. Gli stessi nuovi Presidenti, Francesco Candia poer l’assemblea, e Rosario Rocca per il Comitato esecutivo all’unisono auspoicano che la loro elezione segni la ripartenza di un ente del quale in molti esiste la convinzione che il territorio non possa fare a meno. ma che, purtroppo, sino a questo momento è rimasto impantanato in polemiche e diatribe da campanile che non hanno prodotto nulla. Perchè l’attività operativa dell’associazione dei Sindaci diventi produttiva, però, serve, adesso, uno sforzo comune di tutti i sindaci a partire da coloroi che sono sdtati direttamentee interessati alla corsa per le pèresidenze, vale a dire Giovanni Calabrese e Giuseppe Certomà perchè è innegabile che Candia e Rocca da soli non potranno fare nulal anche perchè – questa è la critica ricorrente, in seno all’opinione pubblica, indipendentemante dalle loro capacità amministrative i due sindaci insieme gestiscono due piccoli Comuni che raggiungono a malappena i 4.000 abitanti e che si portano appressoi problematiche che non sono certamente quelle di altri Comuni piu’ popolati e con necessità maggiormente variegate. Questo sul piano teorico potrebbe non significare nulla ma sul piano piu’ strettamente pratico, invece, conta moltissimo anche se, sia Candia che Rocca invitano a non valutare la capacità di affrontare i bisogni dell’intera Locride da parte di un sindaco sulla base della quantità di cittadini che rappresenta e ritengono addirittura faziosa questa considerazione . Altra remora che si porta appresso la elezione dei due nuovi presidenti è ilo fatto che entrambi siano espressione del Pd e che, quindi, sulla loro attività operativa possa pesare la collocazione “partitica”. Anche su questo Candia e Rocca non sono d’accordo e affermano che anche se i consensi per la loro elezione sono stati ottenuti da un gruppo di partenza che si identifica con un partito, non si deve dimenticare che, con le successive votazioni, loro hanno raccolto i consensi anche di coloro che inizialmente, facevano parte di un altro fronte. Bisogna bandire, dunque, le polemiche che certamente potrebbero continuare a sminuire la portata politica dell’organo, e cercare di tornare a lavorare in sintonia per ottenere, come è avvenuto qualche volta in passato su problemi di notevole rilevanza, la soluzione dei problemi piu’ importanti che esistono sul territorio. E di problemi importanti da risolvere, nella Locride, ce ne sono tanti . Francesco Candia e Rosario Rocca non nascondono che sicuramente la questione della sanità territoriale, la cultura e il turismo la stessa agricoltura sono problemi rilevanti che vanno affrontati subito. Come subito deve essere affrontato il rapporto della Locride con la Città Metropolitana. A quest’ultimo proposito hanno già anticipato che nei prossimi giorni si incontreranno con il sindaco Falcomatà e con lo stesso presidente della Giunta regionale Mario Oliverio per riprendere i temi trattati nel Tavolo permanente per la Locride, nel recente passato. Un rapporto che si è interrotto proprio a causa de3lle “incomprensioni” tra gli stessi sindaci della Locride . Nello stesso tempo cercheranno di riprenderemo subito tutti i discorsi lasciati in sospeso con l’obiettivo di recuperare un rapporto di interlocuzione e sinergia non solo con la Regione ma anche con i vari Ministeri (non solo quello dell’Interno). Il tutto con la speranza di sviluppare una strategia di rilancio. La voglia di ripartire, insomma, c’è. Resta da vedere se la macchina operativa riuscirà veramente a mettersi in moto oppure se l’organismo continuerà sulla vecchia strada dei conflitti e delle divisioni.

Aristide Bava