Torna a fare capolino il rischiano chiusura di molte postazioni di continuità assistenziale della Calabria. Il taglio rientra nelle disposizioni previste dalla Regione. La riorganizzazione delle guardie mediche, infatti, è stata avanzata dal governatore Mario Oliverio al commissario alla Sanità Massimo Scura. Una proposta che naturalmente non è stata ben accolta dai sindaci dei territori interessati che hanno immediatamente alzato un muro contro la chiusura, muro che si regge su tutta una serie di valide motivazioni contrarie alla predisposizione.  Una chiusura, tra l’altro, che non è neppure sorretta da una concreta quantificazione del risparmio che ne deriverà. Tuttavia, gli stessi sindaci indignati sembrano non avere ancora le idee chiare sul da farsi. Non è nota, infatti, nessuna azione o manifestazione di opposizione all’istanza. Ci si augura, comunque, che  nell’operare i tagli venga rivolta maggiore attenzione ai territori montani e ai Comuni sprovvisti di qualsiasi struttura sanitaria. La problematica, certo, è delicata. In gioco questa volta c’è la salute dei cittadini. Non è escluso che sull’argomento si esprimino nei prossimi giorni i sindacati di categoria.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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