SIDERNO – Dopo le recenti notizie sulla precarietà degli impianti di depurazione del territorio, evidenziate anche a seguito di una indagine complessiva dall’ Osservatorio ambientale per il Diritto alla vita,, arriva adesso un accorato appello degli Operatori Turistici della Locride che chiedono interventi urgenti e risolutivi per rendere le acque del mare pulite e sicure. D’altra parte sono umerosi gli operatori che attendono i mesi estivi per avere un minimo di sollievo economico e se viene a mancare l’aspetto piu’ importante del territorio, resta inevitabile che la stagione estiva si riveli un boomerang anche a causa delle notevoli spese che annualmente vanno affrontate per ripristinare gli esercizi balneari.. Anche per qusto motivo, gli operatori turistici del comprensorio si sono riuniti e al termine della lunga riunione hanno diffuso un comunicato stampa in cui “ esprimono la propria preoccupazione rispetto allo stato di indifferenza e superficialità da parte delle Istituzioni preposte a garantire i servizi essenziali sul territorio.” , e, dopo essersi interrogati “su quali saranno le prospettive per la stagione balneare ormai alle porte” si chiedono se chi e’deputato all’amministrazione della cosa pubblica “si rende conto che ci sono dei problemi che debbono essere affrontati in maniera forte e determinata”. Gli operatori del settore si dimostrano coscienti delle difficoltà che quotidianamente si debbono affrontare in un territorio che cerca con enormi sforzi di sopravvivere tra tanti problemi e tante aspettative da parte dei cittadini, ma non possono non ricordare che almeno in questi prossimi mesi estivi dovrebbe arrivare “uno spiraglio di economia e di occupazione proprio dal Turismo balneare “dove il mare rappresenta il richiamo principale per coloro che ancora trovano la volontà di trascorrere le vacanze nella Locride.” Nella nota si fa quindi riferimento al “fermento” che si nota sulle spiagge del litorale da parte dei titolari degli stabilimenti balneari “che con impegno e con speranza cercano di rendere le loro strutture comode e funzionali per soddisfare le esigenze degli ospiti” auspicano, quindi che tutto non vada vanificato dalla mancata pulizia del mare.. Nella nota si fa riferimento ,inoltre, all’attività degli stessi Albergatori reduci da un intenso periodo di promozione e di commercializzazione e dall’investimento di molte risorse “per cercare di attirare presenze verso la Locride , con la preparazione di una politica di accoglienza e di ospitalità con l’aspettativa di soddisfare gli ospiti” grazie anche agli incoraggianti “ segnali” avuti nei mesi di aprile/maggio in alcune strutture Alberghiere della zona dove diversi Tour Operator stranieri hanno continuato ad indirizzare gruppi di vacanzieri nella Locride puntando principalmente sul turismo culturale. Nella nota, a firma del Presidente Maurizio Baggetta e del Coordinatore Mario Diano si afferma, peraltro che è ormai opinione diffusa anche tra i non addetti ai lavori che con la crisi creatasì in alcune rinomate località turistiche del Mediterraneo si prevede per la stagione in corso una domanda e una presenza maggiore verso le regioni meridionali dell’Italia, tra le quali la Calabria sarebbe una delle mete preferite. Se, pero’, dicono ancora gli operatori turistici “se a questa potenziale domanda, oltre agli elevati costi da affrontare per raggiungere la Locride, e, a parte la precarietà della viabilità e dei trasporti, si trova un mare che non offre la possibilità di fare il bagno e di godere della sicurezza e della tranquillità per la propria salute, è chiaro che le conclusioni sono tutte negative ed è meglio he si cedano le armi”. Nella nota si ricorda anche che già da circa tre mesi in cooperazione con il Corsecom e con il Tavolo Permanente di Concertazione Turistica si era fatto un monitoraggio sul territorio dove era stata evidenziata in maniera chiara le precarietà e la non funzionalita’ di molti depuratori, ma purtroppo – precisa la nota “ dopo questa segnalazione si è’ registrato solamente l’intervento della magistratura su alcuni comuni ,ma ad oggi non si e’ a conoscenza sui risultati e su eventuali interventi mirati alla soluzione o almeno ad un contenimento dei disagi”. A conclusione l’accorato appello ai Sindaci del territorio “affinché con uno scatto di orgoglio e di amore per questo travagliato territorio attivino i meccanismi per coinvolgere tutte le istituzioni preposte alla tutela delle acque (Capitaneria di Porto, Forze dell’Ordine, ecc…) per cercando di trovare delle soluzioni finalizzate e non mettere a rischio l’imminente stagione balneare”.

Aristide Bava

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