Numero zero speciale di “Fiorentina Mia”, magazine ideato dal giornalista roccellese Angelo Laganà, non nuovo a questi successi editoriali visti i precedenti successi di “Reggina Alè”. La prima copia, ancora fresca di stampa, e tanti articoli dedicati all’universo viola, è già finita nelle mani del Presidente Rocco Commissso e del figlio Joseph (foto) . In bocca al lupo al collega e maestro Angelo Laganà per questa sua nuova creatura editoriale.

Antonio Tassone – ecodellalocride.it

Qui sotto vi proponiamo un articolo di Angelo Laganà dedicato proprio al neo patron della Fiorentina dal titolo “Idee chiare e Saggezza”. Eccolo: di Rocco Commisso, ormai sappiano tutto! Se ne è parlato e scritto a iosa in tutti i media. Naturalmente, quando è cominciata a circolare la prima voce che avrebbe r levato le azioni della squadra viola, tutti si sono “precipitati” per sapere vita e miracoli di quel calabrese, nativo di Marina di Gioiosa Jonica che, partito all’età di 12 anni, insieme con la mamma e le due sorelle, dalla cittadina che gli ha regalato i natali, avrebbe voluto dare la sua impronta anche al calcio italiano. Si sa che è fondatore della Mediacom, la quinta azienda fornitrice di TV via cavo negli U.S.A., che è presidente di due famosesquadre di calcio: New York Cosmos e Fiorentina (6 gennaio 2019) che studia prima in un liceo privato e che, giocando al calcio e indossando la maglia del Columbus University Lions, squadra nella quale diventa vice-capitano, guadagna una borsa di studio alla Columbia University dove consegue la laurea nel 1971 in ingegneria industriale. Ma analizziamo Rocco Commisso, partendo
dalla sua data di nascita: 25 novembre 1969. Appartiene, pertanto, al segno del Sagittario che ha come caratteristiche peculiari: buona energia, nel senso che ha sempre l’argento vivo addosso, ama viaggiare e la natura, ha successo nel mondo artistico, specialmente in quello della musica, infatti in giovane età va a scuola di musica (prezzo pagato: 300 lire al mese per due ore di lezioni a settimana) per imparare la fisarmonica dal maestro Alberto Guarna a Marina di Gioiosa Jonica. Sa gestire la situazione della propria vita senza intermediari, infatti, come racconta il suo compagno di giochi Sergio Catalano, guai se qualcuno si permetteva di dirgli che lo doveva aiutare a fare i compiti assegnati dal maestro. A tutti questi lati positivi, si aggiungono altri in tono minore, per esempio, secondo le caratteristiche del segno, potrebbe essere un tipo che non cura molto il proprio corpo, è goloso, ama comandare in casa, però è fedele, ha un animo nobile, ama il prossimo più di se stesso ed è saggio.
La sua è una carriera brillante, brillantissima, nel senso che, nel giro di alcuni decenni, arriva all’apice del successo. Nel 1995 decide di proseguire la strada da solo, si mette in proprio e fonda la Mediacom, proprio nell’autorimessa della sua abitazione. “Siamo cresciuti, passando buona parte delle giornate assieme – dichiara Sergio Catalano che prendeva lezioni di violino da un maestro che veniva due volte la settimana! La mia porta di casa era di fronte alla sua in via Carlo Maria e stavamo quasi tutto il giorno, uno accanto all’altro. Giocavamo a pallone nell’atrio dietro il portone e spesso andavamo in strada perché, a quel tempo, non passavano macchine. Si giocava a pallone a piedi nudi, non esistevano le scarpe. Rocco si metteva in porta ed io tiravo. Quando eravamo in strada, Rocco che era un temerario, si tuffava per non far passare il pallone, incurante delle pietre che si trovavano per terra. Aveva un carattere forte ed anche a scuola, non eravamo nella stessa aula, si diceva che era
talmente testardo che non p e r m e t t e v a ad alcuno di immischiarsi nelle sue cose.” Insomma già
da piccolo, il n e o – p a t r o n della Fiorentina, dimostrava di avere tutti i numeri per emergere,
distinguersi e fare fortuna per raggiungere quei risultati che si era prefissato. “Esiste un particolare molto curioso – ricorda ancora Sergio Catalano. Davanti a casa nostra, c’era un bar e dietro un ristorante. Io e Rocco siamo andati perché ci avevano informato che albergava il famoso comico,
Walter Chiari. Appena ci ha visti, ha detto: andate a comprarmi il giornale? Siamo corsi dal giornalaio e al ritorno ci ha regalato 10 lire a testa. Entrambi, felicissimi, con quei soldi abbiamo comprato gelati per noi e per le nostre sorelle, un cono costava 5 lire”. Quelli sono i ricordi che bisogna tenere in mente, momenti spensierati quando si è giovani e non esistono preoccupazioni, ma bisognava anche inventarsi qualcosa per guadagnare soldi. Sentite cosa hanno fatto Rocco e Sergio… In quegli anni, nelle edicole andavano di moda giornali a colori come: Tex Willer e Blak. L’idea è stata quella di mettere un giornale lontano e, a turno, con un fucile a pallottole di carta, facevamo a gara a chi riusciva a buttare giù il giornalino. Per partecipare al gioco, si pagava 5 lire. Però, c’era il trucco! Nessuno era capace di buttare a terra il giornale perché era troppo pesante……