La locride è in ginocchio. I danni sono molto piu’ gravi di quello che si pensava sino a tarda sera. L’intero territorio è stato flagellato da acqua, vento, e dalla furia del mare. La zona di Brancaleone ha vissuto un vero e proprio incubo con strada e ferrovia “saltate”, dal lato sud crollato il ponte di Caulonia e, quindi territorio isolato sia a sud che a nord. Centinaia gli allagamenti, frazioni isolate e strade interrotte per frane e smottamenti con molti centri interni in tilt. In alcune zone manca l’acqua e la corrente elettrica . E’ arrivato in zona anche il capo della protezione civile regionale Terzi che si è reso conto della gravità della situazione.
A causa del crollo di un muro a Caulonia, peraltro si è sfiorata la tragedia. Per poco, un onesto padre di famiglia non veniva schiacciato mentre si accingeva, alle prime luci dell’alba ad andare al lavoro. ASiderno alla fine è successo quello che si è temuto per molto tempo. Un’altro pezzo del lungomare di Siderno è andato distrutto dalla violenza dell’ultima ondata di maltempo. I maggiori danni si sono verificati nella zona sud dove la forza dell’acqua ha divelto una grossa parte del marciapiede che aveva resistito all’urto del maltempo di due anni addietro e che ancora non era stato messo in sicurezza. Anche nella parte nord, dove – ironia della sorte – proprio pochi giorni addietro erano iniziati i lavori di tamponamento per quella parte di struttura, il maltempo ha provocato altri danni. Il via vai di molti cittadini, malgrado la pioggia incessante che è caduta per tutta la giornata è stato notevole e le recriminazioni di questa “morte annunciata” non ci contano. Lo stesso sindaco della città Pietro Fuda accompagnato da alcuni tecnici, presente anche Terzi, e da una squadra della protezione civile – che nel corso della notte si è data un gran da fare – guidata da Maria Bizzantini, per fare un’attenta ricognizione dei luoghi piu’ colpiti dal maltempo. Tra l’altro, in città, ci sono stati anche dei piccoli crolli di cornicioni e alcuni allagamenti nelle parti basse. In via Jonio, – arteria principale di collegamento con la SS. 106 – nei momenti di maggiore forza dell’acqua la strada è rimasta intransitabile. C’è anche da segnalare che una frana registrata nei pressi della galleria adiacente allo svincolo della nuova ss.106 ha provocato seri pericoli alla circolazione facendo rimanere alcune auto impantanate nel fango. Sono intervenuti per recuperare le auto , dopo che i conducenti si sono messi in salvo squadre della protezione civile e vigili del fuoco. Lo stesso svincolo, la cui precarietà era ben nota – nella zona di Casanova + rimasto allegata per parecchio tempo. Le forze dell’ordine hanno seguito con attenzione l’evolversi della situazione nella stessa sede della protezione civile di via Macri’ dove è stato organizzato un piccolo quartiere generale per ricevere eventuali richieste di aiuto. Una situazione insomma abbastanza pesante che sino a ieri pomeriggio ha destato parecchie preoccupazioni. Oggi dopo i sopralluoghi il consuntivo dei danni.

Aristide Bava

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