Aristide Bava
SIDERNO – Il problema dei rifiuti è ormai una amara realtà in tutta la provincia reggina e, purtroppo, anche in piena stagione turistica molti comuni dovranno fare i conti con una situazione al limite della precarietà assoluta. Ma quando si risolverà questo delicato problema ? E perchè ancora non si sono prese decisioni utili ad evitare che anche in futuro la “storia si ripeta” .? Gli interrogativi sono d’obbligo soprattutto in un centro, questo di Siderno, dove esiste la presenza ( ingombrante ) di un impianto di trattamento rifiuti che di per se stesso avrebbe dovuto evitare i grossi problemi che, invece, si sono verificati e che continuano a verificarsi vuoi per i miasmi, spesso insopportabili, vuoi per il pieno di rifiuti che non si riesce a smaltire per la più volte denunciata mancata presenza di una discarica di servizio.

 

I tempi continuano ad allungarsi senza che, in quest’ultima direzione, venga preso alcun provvedimento e resta ancora vago il futuro dello stesso impianto sidernese. Si parla di possibile ampliamento ( osteggiato dalla cittadinanza) e di una possibile qualificazione. I tempi, però, continuano ad allungarsi. Adesso arriva dal consigliere delegato all’ambiente della Città metropolitana, Salvatore Fuda, che è anche sindaco di Gioiosa Jonica e che, dunque, conosce molto bene i problemi del territorio la notizia ( lo ha comunicato nel corso dell’ultima assemblea del Consiglio metropolitano) che dopo il 19 luglio, potranno iniziare i lavori di efficientamento dell’impianto di Siderno danneggiato, in passato, da un incendio”. Una notizia certamente positiva che servirà, in qualche modo, a rendere più efficiente ( e meno dannoso ) l’impianto sidernese ma resta sempre il problema di fondo: quanto si stabilirà dove costruire la necessaria discarica di servizio ? E, soprattutto, dove sarà ubicata visto che tutte e 42 i sindaci del comprensorio storpiano il muso quando pensano che il loro territorio comunale possa essere scelto per questa ubicazione ? Gli interrogativi ci sono e se si continua a “non decidere2 la situazione si aggrava. Tutti ormai sono consapevoli che la grande difficoltà della Regione è quella di smaltire gli scarti di lavorazione degli impianti e , quando si riesce a farlo magari trovando altre regioni disponibili ad accettarli, i costi sono enormi. E’ chiaro, dunque, che bisogna trovare in loco il sistema per ovviare al grave inconveniente. E allora il ritornello rimane sempre lo stesso ” discarica cercasi” e possibilmente in tempi brevi. Sul problema , qui nella fascia ionica reggina gli incontri e le assemblee sono state molteplici e gli stessi sindaci si sono impegnati a rispettare una eventuale scelta che, con cognizione di causa, arrivi dall’alto. Regione e Città Metropolitana ne prendano atto e facciamo questa scelta. Ci saranno certamente i mugugni di qualcuno ma alla fine si risolverà il problema per tutti.