Aristide Bava

SIDERNO – La seduta si è aperta con gli interventi della presidente dell’assemblea Kety Belcastro e dell’esecutivo Giuseppe Campisi che hanno relazionato sulle fatiscenti condizioni c dell’arteria e sulla necessità di cercare di sfruttare i fondi del Pnrr. Presenti anche i rappresentanti del Corsecom che hanno contribuito all’organizzazione dell’incontro che, poi, con il presidente Mario Diano e i componenti Francesco Macrì e Edmondo Crupi hanno stimolato i primi cittadini a “farsi rispettare” nell’interesse delle loro cominità.

Quindi la serie di interventi da parte dei leader sindacali – col segretario della Uil Santo Biondo che ha posto l’indice sulla necessità di coinvolgere tutti i sindaci dei comuni attraversati dalla 106 nell’intera regione, Con quello della Cgil Pititto ha precisato che l’opera potrebbe essere finanziata anche coi fondi Ue 2021-2026», e il segretario provinciale della Cisl De Masi ha anticipato un incontro del suo organismo, sul problema, che si terrà a breve.

C’era attesa per gli interventi dei rappresentanti istituzionali.: Il consigliere regionale Giacomo Crinò ha aassicurato l’attenzione del presidente Occhiuto., gli altri due consiglieri regionali presenti Cirillo e Arruzzolo. hanno rispettivamente proposto Il primo un tavolo tecnico con l’Anas sulla progettazione, insieme ai sindaci di tutta la Calabria attraversata dalla Statale Jonica, e il secondo la necessità che sia la stessa Anas a progettare. poi le riflessioni dell’ On. Francesco Cannizzaro, unico parlamentare che ha risposto alla “chiamata” dei sindaci.. Cannizzaro si è impegnato di intervenire presso il Ministro Giovannini, ma ha anche ha invitato tuttii i sindaci e gli altri rappresentanti istituzionali ad affrontare in maniera unitaria il problema perchè – ha detto – ” se non siamo noi a difendere le nostre istanze non lo farà nessun altro”..Cannizzaro – è giusto dirlo – non ha scoperto l’acqua calda.

La Locride è territorio rimasto abbandonato da moltissimi anni per l’assoluto assenteismo degli altri e – diciamolo – pure per una certa incapacità di noi stessi. Perdere anche quest’ultimo treno significa rinunciare ad ogni possibilità di sviluppo del territorio. E, purtroppo, senza un impegno reale di tutti è molto facile che questo accada. La battaglia comunque è aperta. Resta da vedere se si saprà condurla in porto.

nella foto l’intervento dell’ On. Cannizzaro