Il 14 luglio sciopero
BOTTA E RISPOSTA TRA LOCRIDE AMBIENTE E SLAI COBAS
Aristide Bava
SIDERNO – Botta e risposta tra il sindacato Slai Cobas e Locride Ambiente. Dop la proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori arriva una piccata replica di Locride Ambiente Spa, ma anche la conferma dello sciopero per il 14 luglio. Nella nota di Locride Ambiente si dice che “Slai-Cobas vuole fare lezione di etica a Locride Ambiente” e che ” Con la proclamazione di un nuovo stato di agitazione, per la sempre asserita mancanza di stipendi, il sindacato, attraverso il suo massimo esponente punta l’indice contro una realtà che, lo si ribadisce, continua a mantenere posti di lavoro. Quella di Slai- Cobas – dice ancora il documento – è l’ennesima provocazione, che Locride Ambiente non vuole considerare, tanto da rispedire al mittente. Accusare la Società di pure falsità sta diventando pericoloso, non solo per la tensione che si crea, ma anche per i messaggi che si veicolano e che arrivano all’opinione pubblica”. Il documento dice ancora “Slai-Cobas afferma di essere costretto a chiedere il pagamento dei lavoratori alle amministrazioni comunali in via sostitutiva, previa presentazione delle buste paga da parte della Società che, invece, temporeggerebbe, se non addirittura eviterebbe di consegnare i prospetti degli emolumenti di ogni singolo lavoratore. E’ pura infamia. Locride Ambiente ha sempre garantito, appena la situazione di cassa lo ha consentito. Ma Slai-Cobas dimentica, gravemente e dolosamente, un’altra cosa: il ricorso al pagamento diretto da parte dei comuni, può determinare enormi problemi contabili. L’esistenza, di fatto, di due percorsi di erogazione può portare a doppi e non dovuti pagamenti. Insomma, si rischia di non garantire trasparenza e di non effettuare le giuste verifiche, con danni enormi per la Società e per le Amministrazioni comunali”. Nella parte finale Locride Ambiente scrive “Piperno e Slai-Cobas proseguano pure con le loro invenzioni e con le loro tattiche, proclamino tutti gli stati di agitazione che ritengono necessari. Ma non si sognino di insegnarci i principi della legalità. Slai Cobas, con una nota a firma Nazzareno Piperno replica: “Troviamo molto strano che un’azienda si consideri operante nella piena legalità quando omette il pagamento delle retribuzioni per due o tre mesi di fila – laddove non per sei o addirittura fino a undici mensilità – ma, evidentemente, pagare i lavoratori “quando la situazione di cassa lo ha consentito” e poi lamentarsi della sistematica attivazione da parte del sindacato dell’intervento sostitutivo, questo sì previsto da una legge dello Stato, viene considerata dal’azienda massima espressione dei principi di legalità , laddove la fame dei lavoratori e delle loro famiglie sono particolari di trascurabile importanza”. Poi gli esempi di alcune vicende collegate con l’attività di Locride Ambiente e la considerazione che ” se la legalità cui la Locride Ambiente fa riferimento siamo felici di non aver nulla a che fare con questi “principi” visto che la nostra idea di legalità applicata al contesto aziendale è un’altra ed è fatta di rispetto dei diritti, di pagamenti puntuali o quasi, di un dialogo con i lavoratori e di un’equità di comportamento nei confronti degli stessi lavoratori, senza distinzione alcuna “. In conclusione l’enuciazione che ” Per queste ragioni continuano indubbiamente a sussistere i motivi posti a base del già proclamato stato di agitazione con conseguente necessità di indire inevitabilmente una giornata di sciopero dei lavoratori per il prossimo 14 luglio 2020″-