Violentata per anni dal padre adottivo mentre la madre, affetta da gravi patologie, dormiva nella stanza accanto.

La vicenda viene ricostruita stamane da Cristina Scuteri su gazzettadelsud.it.

La ragazza di origine bielorussa, ogni estate, dall’età di dodici anni, veniva ospitata da una coppia in un paese della Locride e al compimento della maggiore età, è stata adottata.

Fuggita in patria grazie all’intervento di alcuni parenti, è tornata dopo essere stata abbandonata dal fidanzato perché incinta e presto le violenze sono riprese.

L’uomo, chiamato a rispondere di violenza sessuale aggravata, è stato condannato in primo grado a otto anni di reclusione, oltre alle spese processuali e al risarcimento alla parte civile. La singolarità della sentenza è che si basa sull’accurata ricostruzione dei fatti, anche se accaduti molto tempo prima della denuncia, grazie a numerose testimonianze: non ci sono referti medici. Le fonti di prova sono le deposizioni di soggetti venuti a conoscenza, a vario titolo, delle violenze.