SOLIDARIETA’ AL CONSIGLIERE REGIONALE RAFFAELE SAINATO, PER LE CALUNNIE E OFFESE GRATUITE.
Nel processo “Mandamento Ionico” l’Amministrazione è considerata parte offesa e si è costituita parte civile. Nessun provvedimento giudiziario su Sainato e altri amministratori.
«Voglio esprimere piena solidarietà a Raffaele Sainato, consigliere regionale della Calabria, vittima di uno squallido, mirato e inqualificabile gioco politico. Lo faccio come leader del gruppo di “Tutti per Locri” e come sindaco della città che ha per lunghi sette anni condiviso il percorso politico con Sainato».
«Si dice che il fine giustifica i mezzi – afferma Giovanni Calabrese-. In questo caso, però, i “mezzi” utilizzati non trovano alcuna giustificazione».
«La posizione dell’Amministrazione comunale che guida la Città di Locri dal 2013 e di Raffaele Sainato, oggi consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicesindaco emerito, sul contrasto alla criminalità organizzata è a tutti nota.
Oggi, coincidenza gli articoli apparsi sui giornali, per beceri motivi politici vengono artatamente utilizzate alcune intercettazioni datate nel tempo – elezioni comunali 2013- e già oggetto di giusta e approfondita verifica da parte degli inquirenti. Proprio i risultati di tale indagine hanno confermato – ribadisce e chiarisce Calabrese- che non esiste il minimo coinvolgimento di Raffaele Sainato e di altri amministratori in alcun procedimento giudiziario. Si evidenzia che proprio nel processo “Mandamento Ionico” l’Amministrazione è considerata parte offesa e si è costituita parte civile».
«Stessa cosa – continua il primo cittadino- nel processo “Riscatto” nato grazie alle circostanziate denunce di chi con impegno, coraggio e sacrificio amministra la città da sette anni».
«Inaccettabile e grave, dunque, quanto accaduto ieri in concomitanza del Consiglio regionale. Il contrasto alla ‘ndrangheta è un sentimento e un valore. Si fa quotidianamente non con iniziative demagogiche e con commissioni prive di potere, ma con azioni reali e concrete.