La crisi politica nella maggioranza e la teoria della tettonica a zolle.

La frattura in seno alla maggioranza consiliare che il sindaco ha cercato di sminuire, al punto di dichiarare a mezzo stampa di non conoscere i motivi delle dimissioni di due assessori, assume sempre più l’aspetto di un terremoto politico. Ed in effetti, così come i terremoti si sviluppano per l’attrito e la collisione tra due o più masse, anche la crisi della maggioranza consiliare pare sia frutto dello scontro tra gruppi contrapposti, quello riconducibile al sindaco e quello riconducibile all’ex vice sindaco.
La decisione del sindaco di cooptare in giunta la consigliera Accursi pare tuttavia una decisione che, alla lunga, complicherà gli effetti del sisma, determinando la collisione di un ulteriore gruppo, questa volta per la maggior parte extra consiliare che nelle recenti competizioni regionali non ha sostenuto la candidatura del vice sindaco.
Una  crisi al buio, senza motivazioni politiche, è una disfatta per la Città’ di Locri, dove gli operatori economici vivono una brutta fase a causa degli effetti negativi post coronavirus. In questo momento era auspicabile una Amministrazione attenta ai bisogni  dei Cittadini che vivono una fase di estrema precarietà’ economica.
Apprendiamo quindi che lo sciame sismico è iniziato e ci auguriamo solo che non ci siano danni a cose e persone della nostra Città.
Buon terremoto a tutti!

Movimento politico Scelgo Locri