R. e P.
Egregio Signor ex sindaco Calabrese,
prendiamo atto della nota che ha recentemente diffuso, in riferimento alla annosa questione del cimitero cittadino.
Non intendiamo replicare ai Suoi continui e, a nostro avviso, banali attacchi personali. Il Suo stile comunicativo e la Sua concezione, a nostro parere distorta, della politica e del rispetto per chi, pur ricoprendo ruoli diversi, agisce nell’interesse della collettività, sono aspetti che abbiamo avuto modo di conoscere fin troppo bene negli anni passati.
Si, Signor ex sindaco, la gara di project financing si è svolta in modo legittimo, come confermato anche dal pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale in seguito al ricorso della ditta esclusa, ma ribadiamo che il nostro esposto alla Procura della Repubblica di Locri non riguarda la regolarità formale della gara.
Il Suo continuo tentativo di spostare l’attenzione su questo aspetto, che non è mai stato oggetto delle nostre contestazioni, risulta fuorviante e mira a distogliere l’attenzione dalle vere questioni sollevate.
Il fulcro della questione, Signor ex Sindaco Calabrese, risiede nel fatto che successivamente alla conclusione della gara, proprio la Sua amministrazione, attraverso la stipula della convenzione, ha modificato sostanzialmente quanto era previsto nel bando e nel project financing presentato dall’impresa vincitrice.
In particolare, contestiamo fermamente la decisione di aver concesso alla ditta la facoltà di gestire e incassare somme direttamente dai cittadini senza che, ad oggi, ciò abbia comportato una corrispondente riduzione degli oneri finanziari previsti e certificati nel piano economico finanziario originario.
Le ricordiamo, Signor ex Sindaco, che la presenza della Guardia di Finanza presso gli uffici comunali non è, come Lei maliziosamente suggerisce, un “sequestro di carte” sensazionalistico. Si tratta di un atto dovuto a seguito del nostro esposto e riteniamo significativo che la Procura di Locri abbia ravvisato un’ipotesi di reato di turbativa d’asta e stia conducendo gli opportuni approfondimenti.
Concludiamo ribadendo la nostra piena fiducia nell’operato della magistratura e sottolineando che, lungi da noi, tentare di influenzare la cittadinanza sulla questione del cimitero, come invece, in modo maldestro e fuorviante, sta cercando di fare Lei.
Raffaele Sainato
Eliseo Sorbara
Ugo Passafaro