In data odierna si è svolto incontro alla Regione Calabria presso il Dipartimento sviluppo economico, lavoro, formazione e politiche sociali.
Alla Regione erano presenti i Dirigenti dell’Azienda Call&Call , le OO.SS. Slc, Fistel e UILCOM UIL, le RSU e il Dirigente del Settore 6 del Dipartimento sopra citato.
Con questo comunicato, ci sentiamo in dovere di denunciare a tutti i dipendenti Call&Call la mancanza di responsabilità da parte delle istituzioni regionali sulla vertenza in atto.
Dall’apertura delle procedure di licenziamento, le OO.SS. e le RSU, hanno fatto un percorso coerente e concreto per dare alla vertenza la visibilità e le risposte che merita. Il primo passo è stato verificare con l’azienda se ci fossero i margini per un accordo, ma l’azienda ha chiuso tutte le porte affermando che l’unica soluzione possibile sarebbe stata quella dell’arrivo di una nuova committenza.
Nel frattempo ci siamo rivolti ai canali istituzionali dapprima Regione, e successivamente Prefetto: con il primo vi è stato un incontro con l’Assessore al Lavoro, Federica Roccisano, la quale prendeva l’impegno di portare immediatamente la vertenza in Giunta, ma questo impegno non si è mai concretizzato. Anzi siamo stati noi a sollecitare per ottenere un incontro al MISE. L’incontro con il Prefetto ad oggi si è rivelata solo una denuncia sterile sulla gravità sociale che metteva in atto l’apertura delle procedure. Il presidente Oliverio ci incontra dopo un sollecito avanzato dal Primo Cittadino di Locri , promettendoci vicinanza e assumendosi l’impegno di coinvolgere le Istituzioni Nazionali ivi compreso il Presidente della Repubblica, che solo pochi mesi prima sfilava per la legalità, anche questo però è rimasto senza risposta.
Nello stesso tempo ci siamo attivati per richiedere un incontro trilaterale con il committente Engie Italia, al fine di denunciare la scellerata scelta dello stesso che mette in pericolo il posto di lavoro di 129 persone, ma anche questo, per problematiche tutte interne, ripassa la palla all’azienda e chiude le porte.
Le RSU con le OO.SS. hanno organizzato una manifestazione per sensibilizzare ancora di più le istituzioni che devono essere garanti della Costituzione e proteggere fattivamente i lavoratori, ma l’invito alla partecipazione inviato dai dipendenti è rimasto, tranne poche adesioni, assolutamente inascoltato. Nulla a che vedere con la marcia per la legalità che ha avuto il beneficio di dare 5 minuti di notorietà a chi vi ha partecipato.
Oggi, avviata la fase Amministrativa che ci porta verso la chiusura della procedura con i conseguenti licenziamenti, alla Cittadella Regionale non sapevano neanche del nostro arrivo.
Appena incontrato il Dirigente abbiamo espresso con veemenza il nostro disappunto riguardo alla gestione della crisi e delle procedure. Il Segretario Regionale della UILCOM UIL Fabio Guerriero insieme alle RSU UILCOM hanno espresso più volte alla Regione l’effettiva importanza di questa Vertenza e hanno richiesto allo stesso Presidente di attivarsi con aziende che, nel nostro territorio martoriato, hanno goduto di importanti benefici economici dalla Regione ma che non hanno investito nella creazione di nessun posto di lavoro.
La UILCOM guardando lontano all’inizio aveva più volte comunicato l’importanza di spostare la Vertenza al Ministero dello Sviluppo Economico, restando, nella prima decisiva fase, inascoltati e soli.
Con questo comunicato denunciamo la scarsa efficienza di chi doveva tutelare la vita lavorativa e la struttura socio economica di un Territorio già saccheggiato è impoverito da imprenditori senza scrupoli e da politici inadeguati. Come UILCOM metteremo sicuramente in atto delle azione forti contro un sistema bloccato dall’indifferenza.
La segreteria regionale e le RSU UIL Com

fonte >: profilo fb domenica bumbaca