Si sono ritirati questa mattina in camera di consiglio i giudici della Corte d’Assise del tribunale di Locri (il collegio è presieduto da Amelia Monteleone), chiamati ad emettere la sentenza di primo grado sulla morte di Vincenzo Cordì, il cameriere trovato carbonizzato all’interno della sua auto a San Giovanni di Gerace nel novembre 2019. Nel corso della breve udienza di oggi nessuna replica da parte del pm e degli avvocati di parte civile.

Alla sbarra la compagna della vittima Susanna Brescia, il suo amante Giuseppe Menniti e i figli della donna avuti da una precedente relazione Francesco e Giuseppe Sfara.

Per la donna, accusata di omicidio aggravato dalla premeditazione, la Procura di Locri ha chiesto la pena dell’ergastolo, mentre 30 anni a testa sono stati chiesti per Giuseppe Menniti e Francesco Sfara. Una richiesta di assoluzione per non aver commesso il fatto è stata avanzata dall’accusa per Giuseppe Sfara. Il verdetto è atteso nelle prossime ore.

Ilario Balì-ilreggino.it