R. e P.

Si è concluso il processo c.d.”operazione mandamento Jonico”che ha visto 62 imputati condannati e 94 assolti.Delle persone assolte molte sono state detenute per ciò due anni e mezzo.Cosa ne è stato in questo tempo delle loro vite e di quelle dei loro familiari importa poco a quasi nessuno;ancora meno del loro futuro.Sino alla conclusione dei tre gradi di giudizio -attorno al 2022-almeno il 25% dei rimanenti imputati saranno riconosciuti innocenti.È questo scarto temporale, assolutamente drammatico per chi lo subisce in regime carcerario,che produce un danno irreversibile alla società.Uomini donne e bambini trasformati,abbrutiti,avviliti e respinti dalla comunità che li ospita ,non potranno che essere e sentirsi altro rispetto alla c.d.”società civile”per il resto del loro futuro,senza avere avuto alcuna responsabilità.
Su questo si dovrebbe interrogare uno Stato che pretende essere culla di civiltà giuridica.Individuare uomini capaci di investigare e di giudicare è lo sforzo che la coscienza del capo dello Stato e degli uomini del governo autonomo dei magistrati, dovranno fare.Tenuto conto,come hanno fatto vedere sino ad oggi,che il metodo Palamara/Bellomo in moltissimi casi ha prodotto mostri a metà tra Kim Young-Un ed Erode.