La nostra Nosside da le spalle alla Grecia ed al mar Ionio. Illustre poetessa locrese che visse nel IV sec a C, sua madre si chiamava Teofile, a Locri Epizefiri fondò un tiaso dove veniva praticato il culto di Afrodite. Della sua opera meravigliosa dove ci parla dell’amore ci rimangono solo 12 epigrammi grazie all’inserimento nell’Antologia Palatina anche se erano stati già evidenziati in Corona opera dello scrittore greco Meleagro. La sua figura venne identificata come etera per un suo gesto, quello di donare una parte del suo mantello all’etera Piliarchis, ma grazie a questa azione lei fu identificata come dama aristocratica. Nosside una locrese colta e fiera. L’opera che oggi orna la piazza del nostro lungomare è opera di Tony Custureri.

Nicola Monteleone fb