La Cosca Cordì praticava usura ai danni di molti imprenditori e commercianti della zona, ad anticiparlo la collega Angela Panzera sul Garantista di oggi in edicola. Sono state proprio le deposizioni di due negozianti, Rocco Rispoli e Luca Rodinò a mettere uno tasselli chiave dell’ inchiesta denominata ‘Shark’. Un’ operazione iniziata già nel 2009 con un blitz degli uomini delle forze dell’ ordine che decimo il clan spedendo in manette boss e strozzini. In 9 erano alla sbarra accusati a vario titolo di associazione mafiosa, usura, riciclaggio ed estorsione. Il boss, Salvatore Giuseppe Cordì, assolto in primo grado, è stato riconosciuto colpevole del reato di associazione mafiosa; Gerardo Guastella che passò da una condanna di 18 anni e 6 mesi a questa d’ Appello di 16 anni, 6 mesi e 7 mila euro di multa. Antonio Bonavita condannato a 8 anni e 5 mesi, più una multa di 16 mila euro. Aumento di pena per Rocco Aversa, condannato a 5 anni e  6 mesi di reclusione. Confermata la condanna a 2 anni e 6 mesi per Fabio Modafferi e i 2 anni di reclusione perFranco Maiorana. Assolti, invece, da ogni accusa Rocco Iennaro che era stato condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi e Pasquale D’ Ettore, ex presidente del Locri calcio, precedentemente condannato a 9 anni di reclusione.

Piera Galluzzo

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