Una fase di riordino e di catalogazione sistematica mai effettuati prima si stanno realizzando presso l’Archivio Storico Diocesano “Mons. Vincenzo Nadile” della Diocesi di Locri-Gerace, sotto il coordinamento e la direzione del Can. Don Antonio Finocchiaro, al fine di rendere più fruibile il prezioso patrimonio documentario diocesano. Di recente sono stati creati o riorganizzati 129 fondi archivistici per un totale approssimativo di oltre 20.000 documenti attualmente in lavorazione. In particolare per il Fondo Vescovi sono già state inventariate circa 2.500 carte con relative voci d’indice, utilizzando il programma fornito dalla CEI, CeiAr, un database complesso ed articolato, che prevede la registrazione dei documenti antichi conservati nell’Archivio Storico Diocesano, tenendo conto di diversi livelli archivistici e fisico-gestionali. Mediante lo stesso software si possono stampare gli indici o l’intero inventario e, sempre tramite il medesimo programma, a breve gli Archivi storici diocesani saranno consultabili anche online. Ogni parrocchia della Diocesi, anche antica ed ormai inesistente, ogni chiesa, ente, organismo, persona o famiglia documentata sul nostro territorio costituisce un fondo specifico suddiviso in serie le quali contengono, per esempio, l’Anagrafe parrocchiale con la descrizione dei registri parrocchiali, l’ Ente parrocchiale e le Confraternite con i relativi documenti tecnici ed amministrativi. Tutto ciò è frutto di continue modifiche per uniformare l’inserimento dei dati e la struttura dell’Archivio alle direttive nazionali ed internazionali, secondo le indicazioni periodiche inviate dalla CEI e secondo gli inventari che stiamo fisicamente ricostruendo nell’Archivio stesso. Fondamentali sono stati i contributi dell’ing. Pino Macrì, che ha digitalizzato gli indici del Fondo Del Tufo, e del prof. Raffaele Muscolo che sta analizzando i documenti di tutti i Vescovi e degli altri fondi, per compilare la “camicia”, foglio di carta o cartoncino utilizzato come metodo di condizionamento il quale ha il duplice compito di proteggere le carte e di riportarne gli estremi cronologici, l’oggetto, le coordinate di collocazione e tutte le annotazioni utili per la consultazione, la ricerca e lo studio scientifico. Grazie a quest’opera di ricostruzione si sta procedendo alla stesura della storia dell’Archivio dalle sue origini, a cura del Direttore Don Finocchiaro, partendo dalle fonti più antiche, comprese quelle presenti in altri archivi. Sono stati trascritti tutti i documenti riguardanti la Diocesi presenti nel Syllabus graecarum membranarum di Francesco Trinchera e negli indici del Regesto Vaticano di Francesco Russo. Sono state censite circa 90 platee, molte restaurate, altre già predisposte per il restauro. Sono stati rilevati e registrati oltre 1500 nominativi di sacerdoti che, per nascita o per incarico, fanno riferimento alla nostra Diocesi; con i dati ricavati dal Regesto del Russo sono da aggiungere altri 3000 soggetti, iniziando dal 1133 con l’abate Macario di San Filippo d’Argirò. Parallelamente procede anche l’attività di restauro conservativo che prevede la ripulitura e la rilegatura dei libri antichi; dal 1995 ad oggi sono stati restaurati oltre 680 volumi tra registri parrocchiali, platee, volumi della Biblioteca del Seminario di Gerace e del Capitolo Cattedrale, alcuni dei quali risalenti al 1500. Tra i fondi più consultati ci sono i Vescovi, gli Enti Parrocchiali e le platee, l’Anagrafe Parrocchiale, il Fondo dell’Opera diocesana per la ricostruzione delle Chiese di Calabria. Si tratta di un progetto a lungo termine dato che, da una stima approssimativa, i documenti conservati nell’Archivio sono valutati in oltre 200.000 unità archivistiche; si prevede inoltre la pubblicazione in formato cartaceo del primo Regesto dell’Archivio Storico Diocesano. L’Archivio Storico è aperto al pubblico presso il Seminario di Locri dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.

Donatella Galea

 

 

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