Da Jonitel e Call & Call. Da Vittorio Zadotti a Umberto Costamagna.
Oggi si chiude una pagina importante.
Da domani, Agostino Silipo, imprenditore reggino, raccoglie l’importante eredità con il compito di far continuare un sogno iniziato a Locri il 14 ottobre 2005.
Inizia un percorso nuovo con rinnovata speranza per tante famiglie della Locride.
Quattordici anni fa, grazie all’impegno di Vittorio Zadotti che aveva ideato il Progetto Jonitel, arrivava a Locri il gruppo Call & Call guidato da un brillante imprenditore di nome Umberto Costamagna.
L’onorevole Francesco Fortugno, il cui anniversario della morte ricorre oggi, era stato assassinato da pochi mesi e Locri, per tale efferato omicidio, era purtroppo tornata in modo negativo alla ribalta nazionale.
Umberto Costamagna, imprenditore colto e garbato, non si fece ingannare dal pregiudizio e superando qualsiasi paura e perplessità decise di accogliere il nostro invito e investire a Locri.
Quella che i soliti maligni e detrattori descrivevano come una “operazione politica” era, per chi l’aveva pensata e costruita con impegno e sacrificio, l’inizio di una nuova speranza per tanti giovani della Locride.
Furono anni importanti. Nel novembre 2008, proprio grazie alla caparbietà di Umberto Costamagna, trasformammo il contratto di lavoro di 246 operatori da progetto a tempo indeterminato.
Negli anni successivi si superò il numero di 400 lavoratori a tempo indeterminato.
In tredici anni mai uno stipendio è stato pagato in ritardo e sono state immesse nell’economia locale risorse per oltre 50 milioni di euro.
Purtroppo la crisi del settore portò Costamagna ad affidare la guida dell’azienda a dei manager che cambiarono quei “valori” che per un decennio avevano caratterizzato la storia di Call & Call.
Gli operatori da “persone” vennero trasformati in “numeri”.
Manager senza cuore e mal “consigliati” che decisero di porre un freno al “sogno” della Locride licenziando senza appello, nel settembre 2017, ben 129 operatori. Un brutto momento e una brutta ferita per il territorio.
In tutto ciò circa 230 operatori, con contratto a tempo indeterminato, hanno continuato a lavorare a Locri, per la commessa Enel nel gruppo Call & Call, azienda sempre più in crisi e sempre più isolata grazie a quei manager che invece di salvarla avevano provveduto ad affossarla.
Oggi, essendo la commessa Enel passata alla Società Sistem House dell’imprenditore reggino Agostino Silipo, il gruppo Call & Call stacca la spina a Locri e i suoi 230 operatori continueranno a lavorare per la Sistem House del caro amico Tito Silipo, conosciuto all’epoca della crisi di Call & Call, grazie a Francesco Cannizzaro e Tonino Gentile che si spesero fattivamente per trovare soluzione a quegli assurdi licenziamenti.
Forse involontariamente anch’io, preso dagli impegni istituzionali, ho trascurato e sottovalutato alcune situazioni tra queste quelle di aver dato ampia fiducia a persone sbagliate. In quota parte penso di essere responsabile anch’io della disfatta.
In ogni caso non si può non riconoscere a Vittorio Zadotti il merito di avere avuto una brillante intuizione e di averla saputa avviare tra mille ostacoli e a Umberto Costamagna il merito di aver preso le redini di tale percorso in un momento particolare e difficile dove nessun altro imprenditore del nord avrebbe scommesso su Locri.
Questa è storia!
Quella che vi ho descritto è la cronaca di una lunga, bella e controversa pagina del nostro difficile territorio.
Oggi il percorso riparte con un’azienda calabrese che si sta distinguendo positivamente nel mondo della comunicazione telefonica.
Un grosso in bocca al lupo ad Agostino Silipo che sono certo restituirà dignità al Contact Center di Locri e farà ripartire quel sogno di creare su Locri un polo tecnologico in grado di creare tante opportunità lavorative per i tanti giovani della Locride desiderosi di continuare a vivere onestamente nel territorio dove sono nati e cresciuti. Spero vivamente che anche chi è stato estromesso nel 2017 possa presto avere la possibilità di tornare a lavorare.
A Umberto rivolgo un sincero GRAZIE di cuore!
Grazie per aver creduto in Locri in un momento difficile.
Grazie per aver guidato l’azienda, fino all’arrivo dei manager, con impegno e sacrificio.
Grazie per aver dato a tanti giovani un lavoro dignitoso regolarmente e puntualmente retribuiti per 13 anni.
Grazie per aver dato la possibilità a tante persone di potersi sposare, accendere un mutuo, realizzare una famiglia, avere dei figli. Come un grazie va rivolto a tutti i quei dipendenti che con rispetto, serietà e professionalità hanno lavorato e reso l’unità operativa di Locri fra le migliori sedi.
Cose scontate altrove ma non nella Locride dove diritti fondamentali della Costituzione, quali lavoro e salute, non sono garantiti ai cittadini.
Grazie di tutto Umberto, cittadino onorario di Locri.
Grazie per questa bellissima opportunità che hai regalato alla Locride.
Sono convinto, anzi certo, che se fosse dipeso da te quei licenziamenti non sarebbero stati perpetrati e oggi la storia di Umberto a Locri si sarebbe conclusa con maggiore riconoscenza da parte di tutti.
Ma malgrado la brutta pagina dei licenziamenti per quello che hai fatto per la Locride meriti solo riconoscenza.
Ieri sei tornato a Locri per salutare e hai trovato un ambiente freddo e un pochino ostile proprio tra quelli che grazie a te oggi continuano ad avere un posto di lavoro, ribadisco dignitoso e da tredici anni puntualmente retribuito.
Ti chiedo scusa io per tale atteggiamento di alcuni attuali operatori che non condivido e non riesco a comprendere. Probabilmente un mio limite, Ti chiedo scusa, come tu ieri, con le lacrime agli occhi, hai abbracciato e chiesto scusa a un ex lavoratore vittima di quel dannato licenziamento figlio di una “strategia demenziale” di cui proprio tu con la tua creatura paghi le principali conseguenze.
Grazie Umberto. Locri sarà sempre la Tua città.
Ti abbraccio con Affetto e Stima.
Giovanni Calabrese