LOCRI – “Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, prima dell’inizio della cerimonia in piazza a Locri dove è in corso il corteo con il quale Libera celebra la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Secondo Libera stanno sfilando circa 25mila persone. Il corteo, la cui partenza è slittata di circa mezz’ora proprio per il grande afflusso di persone, andrà dalla zona nord del lungomare della cittadina per raggiungere la piazza centrale.

In testa ci sono i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest’anno: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”. Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.

La manifestazione si svolge dopo l’iniziativa di domenica scorsa con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e dopo le scritte ingiuriosecomparse ieri su alcuni muri della cittadina calabrese.

In testa al corteo don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, in prima linea nei progetti per la legalità; il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e il presidente del Senato, Pietro Grasso. Le scritte di ieri “se volevano ottenere un effetto hanno ottenuto quello contrario – ha detto la seconda carica dello Stato – cioè di una piena solidarietà da parte di tutta Italia a Libera, a don Ciotti e a questo movimento che è un movimento per la legalità e per l’affermazione della cultura della legalità che non è solo rispetto delle leggi ma la possibilità di andare avanti con principi di solidarietà, e per dare un futuro migliore sopratutto ai nostri giovani”.

Dopo l’arrivo in piazza è prevista la lettura dei nomi delle 950 vittime innocenti della mafia, con il presidente di Avviso pubblico, Roberto Montà, don Ciotti e un familiare delle vittime di mafia. Nel pomeriggio spazio ai seminari e agli approfondimenti e poi un’assemblea degli studenti contro le mafie.

La  giornata coinvolge centinaia di scuole, enti ed associazioni. In contemporanea con Locri, iniziative si stanno tenendo in quattromila luoghi italiani, coinvolgendo almeno 500mila persone. A Milano il sindaco Giuseppe Sala ha parlato dal palco della piazzetta Capuana, a Quarto Oggiaro: “Quando penso a quello che si deve fare nella lotta quotidiana contro la mafia ho in mente tre cose – ha detto il primo cittadino –  La prima: non dobbiamo distrarci mai, quelli non si distraggono e sono sempre attenti al loro sporco interesse e a dimostrare ogni giorno che sono vivi e sono farti. Siete distratti da tante cose, lo dico a voi e a noi, decidete di non distrarvi nella lotta contro la mafia”.

tratto da www.repubblica.it