È stato notificato nei giorni scorsi, tramite la sezione di Pg della Guardia di Finanza di Locri, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura, nei confronti di 24 persone, in gran parte residenti tra Locri, Siderno, Marina di Gioiosa Ionica, Ardore e altri paesi della Piana di Gioia Tauro, nonché di fuori regione, ritenute responsabili, a vario titolo e con modalità differenti, di far parte di un’associazione per delinquere dedita alla commissione di più delitti contro il patrimonio, quali truffe online, ricettazione e riciclaggi, e di altri reati.

Come riporta Rocco Muscari su gazzettadelsud oggi in edicola, l’attività di indagine, coordinata dalla Procura di Locri, guidata da Giuseppe Casciaro, ha portato all’individuazione di una serie di truffe che avvenivano attraverso la pubblicazione di numerosi falsi annunci di vendita su noti siti di e-commerce, che avevano ad oggetto la vendita di mezzi agricoli. Le trattative venivano concluse con gli acquirenti ignari della truffa, con l’utilizzo, da parte di alcuni degli indagati, di utenze telefoniche intestate a soggetti inconsapevoli o inesistenti. Una volta versate le somme, le persone offese non ricevevano il mezzo e il venditore si rendeva irreperibile. Alle vittime, a dimostrazione della bontà della vendita, venivano inviati falsi documenti di identità del venditore, false fatture, foto e/o video del mezzo in vendita. Le somme ottenute dalle false vendite venivano corrisposte dalle persone offese tramite ricariche e bonifici su numerose carte postali o su conti correnti messi a disposizione dal presunto sodalizio criminoso e trasferite su altre carte postali ricaricabili e conti correnti per poi essere prelevate, ciò al fine di rendere più articolata la ricostruzione della destinazione finale delle somme truffate.

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