L’ultima operazione di Polizia denominata “New Generation” che ha visto la città di Locri, negli ultimi sette anni teatro prima di saccheggio e devastazione e,il sette luglio,di bonificazione militare, dovrebbe indurre tra i comuni cittadini una riflessione sullo stato di salute e di tutela della nostra società.

Più della metà delle persone arrestate è di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, per molti di loro si trattava della “cronaca di un destino annunciato” ,per altri coetanei è stata”la prima volta “. A quasi tutti gli indagati contestano il c.d. reato associativo in diverse declinazioni criminali . È chiaro che bisogna attendere le diverse fasi di giudizio, sino eventualmente ,la pronuncia della Cassazione,per capire di cosa si sia trattato ed in che misura vada ad ascriversi il tasso di responsabilità degli odierni indagati.
Cio che non bisogna attendere per capire spazi e forme è,invece, la parte di responsabilità che una Comunità, nelle sue diverse categorie sociali ed istituzionali ha difronte al fenomeno, sempre più crescente del disagio giovanile e delle degenerazioni che,lo stesso,subisce quando gli adulti sono( siamo) indifferenti ed incapaci di indicare la strada della “civiltà possibile e della giustizia sociale”. L’aver difettato in ordine alla trasmissione di valori positivi,ci mette al centro- e non al riparo -di responsabilità collettive,non penalmente rilevanti.

Dalla raccomandazione per la primaria selezione scolastica , alla segnalazione per un posto di lavoro “a scavalco” sugli aventi diritto, si sono create aree di convergenza giovanile sui disvalori in danno dei valori, facendo sentire la “New Generation ” più figlia di Gomorra e meno speranza per una idea di civiltà locale. Non sempre quando gli elicotteri dello Stato si alzano in volo è segno di una vittoria, qualche volta ,volano sulle sconfitte,a tavolino,di intere generazioni.

Pino Mammoliti fb