Il nostro futuro ce lo dovremo difendere a mani nude e con il destino in mezzo ai denti, perché di noi non interessa niente a nessuno.
La totale indifferenza dei sindaci della jonica ,dei dirigenti ospedalieri di Reggio Calabria e del distretto sanitario di Siderno e dei mostri (elettorali) regionali, rispetto ai disagi che vivono le popolazioni della marina e dell’ entroterra locrideo per mancanza di assistenza sanitaria, è a dir poco criminale. Se non prendiamo atto della nostra solitudine esistenziale e sociale, significa che non abbiamo compreso nulla o,se pur compreso,lo accettiamo senza batter ciglio. È necessario organizzare una forma di protesta ( civile) per segnalare tale disagio, coinvolgendo anche la Chiesa che di fronte a questo fenomeno di macelleria sociale,gira lo sguardo altrove. Mi rivolgo a tutti voi per ricevere qualche suggerimento sulla strada da seguire, così non può e non deve più andare.
I sindaci,i dirigenti ospedalieri,i mostri ( elettorali) i preti, cosa fiaccolano a fare ,solo dopo che le tragedie avvengono? Non è più utile impegnarsi con uno sforzo minimo a rendere migliore la vita e la salute dei cittadini della locride?
Cosi in post su fb l’avvocato Pino Mammoliti , presidente del Comitato per i diritti del malato.
Già nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza stampa, Mammoliti aveva denunciato gravi disagi presso l’ufficio territoriale dell’ASP di Reggio Calabria situato all’interno dell’ospedale di Siderno, incaricato delle procedure di assegnazione e sostituzione dei medici di base.
Secondo quanto dichiarato, l’ufficio attualmente soffre di una cronica carenza di personale, a fronte di numerosissime richieste sanitarie. L’utenza che si rivolge allo sportello proviene infatti da un’area vasta, da Bovalino fino a Caulonia, generando quotidianamente lunghe file e attese di ore.
A rendere la situazione ancora più pesante è la totale assenza di servizi igienici a disposizione del pubblico. Oggi, racconta Mammoliti, “c’erano almeno 30- 40 persone stipate in uno spazio angusto”, con enormi disagi e difficoltà anche sotto il profilo sanitario e della sicurezza.
Nonostante l’impegno e la professionalità dei pochi addetti la situazione rimane drammatica sia per gli operatori che per i cittadini.
L’appello è rivolto- ha concluso Mammoliti- in particolare alla dottoressa Di Furia e al dottor Barillaro, affinché intervengano quanto prima per ripristinare condizioni di lavoro e accoglienza adeguate e per garantire un servizio efficiente a un territorio già provato da molte criticità organizzative.