di Aristide Bava
In Calabria manca la cultura della donazione del cordone ombelicale. E’ quanto emerso nel corso di un convegno tenutosi nei giorni scorsi a Locri anche se, per la verità, il problema è di carattere generale perché interessa tutto il nostro Paese. Organizzato dal Lions Club di Locri, dalle Fidapa BPW Italy sezioni di Locri e Siderno, dall’ Adisco della Locride e dall’ AMMI della Locride, l’incontro si è tenuto presso la sede del Lions Club Locri, in Piazza Stazione. E’ stato un convegno di estremo interesse scientifico e sociale, proprio per mettere a fuoco l’importanza della donazione del cordone ombelicale. Gli interventi, coordinati da Piero Multari sono stati aperti dal presidente del Lions Club Locri, Ettore Lacopo a cui hanno fatto seguito per i saluti istituzionali, Nicoletta Santoro, presidente AMMI Locride, Francesca Scaramozzino, presidente Fidapa sezione di Locri e Rita Commisso, presidente Fidapa sezione di Siderno.
Relatori ufficiali dell’evento sono stati Maria Antonietta Bova, presidente dell’Adisco della Locride e Giuseppe Macrì, direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Locri. I due relatori, con dovizia di particolari si sono soffermati sull’importanza della donazione del cordone ombelicale che – hanno precisato – sarebbe fondamentale per la salute pubblica perchè il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali ematopoietiche che possono rigenerare tutte le linee cellulari del sangue. Queste cellule – ha precisato la dott.ssa Bova -possono essere utilizzate per trattare diverse malattie gravi e anche leucemie e linfomi, e spesso sono molto importanti per i pazienti in chemioterapia o sottoposti a radioterapia perché arrivano anche a rigenerare il midollo osseo danneggiato. Il dott. Pino Macri. Dal canto suo si è soffermato anche sulle sue esperienze dirette come responsabile del reparto dell’ospedale di Locri evidenziando anche le donazioni del cordone ombelicale sono sicure, indolori e non comportano rischi di nessun genere ne per la madre che per i neonati- Ha anche evidenziato la presenza a Reggio Calabria di una “banca” per la raccolta che garantisce estrema sicurezza. La nota dolente, nel delicato settore, hanno detto i due relatori, è la carente diffusione della donazione che, purtroppo non riguarda solo la Locride e la Calabria ma che interessa tutto il nostro Paese dove la percentuale di donazione risulta decisamente bassa. Da qui la necessità di promuovere la cultura della donazione, soprattutto nelle scuole, che è un gesto altruistico di grande valore terapeutico che può salvare altre vite. I lavori, dopo un breve dibattito in cui sono state chiarite molte sfaccettature del delicato tema, sono stati conclusi dal presidente Lions della zona 28, Cosimo Caccamo, medico anche lui, che ha dato un positivo contributo personale alla delicata problematica.
Nelle foto Maria Antonietta Bova, Pino Macrì e Cosimo Caccamo

