Secondo il segretario della Fiva-Confcommercio Bruno Quattrone, e del rappresentante degli ambulanti Sebastiano Garilli, a determinare l’incresciosa situazione sarebbe stata la pessima organizzazione dell’ufficio preposto ad incassare il Tributo che «per tre anni è stato a dormire. Non si è mai attivato per sollecitare il pagamento». Poi all’improvviso lo scorso 19 febbraio i commercianti si sono visti recapitare la richiesta di regolarizzare il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico per gli anni dal 2016 al 2018. Nella missiva era spiegato che il pagamento doveva avvenire «in unica soluzione entro il 20 marzo 2019». In caso di mancato adempimento, sarebbero stati «immediatamente esclusi dal mercato».
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