Ieri mattina alle 10:00 mi sono recato d’urgenza all’ospedale di Locri con mio figlio, che a seguito di una caduta accidentale aveva bisogno di accertamenti e di una radiografia al gomito.
Al pronto soccorso la situazione era caotica: tanta gente in attesa da ore, personale teso e oberato di lavoro, e una forte sensazione di disorganizzazione.
Dopo una lunga attesa per l’accettazione, siamo stati indirizzati prima al reparto di Ortopedia per la visita, poi a Radiologia per effettuare la lastra. Una volta fatta la radiografia, ci hanno detto di attendere il referto da portare a Ortopedia.
L’attesa però si è prolungata: lo sportello chiudeva, erano ormai passate le 14:00. Dopo diversi tentativi — tra Radiologia, Pronto Soccorso e Ortopedia — con informazioni spesso discordanti e la sensazione di girare a vuoto, finalmente un addetto del pronto soccorso ci ha consegnato il referto.
Lo abbiamo portato in Ortopedia, dove un gentilissimo dottore cubano ha visitato mio figlio e, per fortuna, ha escluso fratture.
Siamo rientrati a casa verso le 17:00, stanchi per la lunga odissea ma sollevati per l’esito positivo.
Tutto questo lo raccontiamo non per polemizzare con qualcuno, ma per denunciare una situazione che purtroppo si conosce da tempo e che ancora non ha trovato soluzione.
La questione sanitaria dell’ospedale di Locri è grave e richiede un intervento immediato.
Questa terra merita più attenzione: la gente, già provata dai drammi quotidiani legati alla salute, non può ritrovarsi davanti al caos quando ha bisogno del sistema sanitario.
Non è polemica, ma la semplice evidenza di una criticità che va affrontata e risolta al più presto.
Un pensiero di solidarietà e comprensione va a tutto il personale, in particolare a quello del pronto soccorso, che lavora ogni giorno in condizioni di enorme difficoltà.
#malasanità #mimmocavallaro #Locride
Ho visto che il messaggio di disagio e di speranza lanciato da Mimmo Cavallaro a proposito delle difficoltà,in particolare del Pronto Soccorso dell’ ospedale di Locri,ha avuto migliaia di repliche sui social,non ancora sugli organi di stampa, non mi sembra inopportuno chiedere al grande artista cauloniese di fare un concerto di solidarietà e con i proventi acquistare barelle e letti per favorire le attese dei pazienti.
Facciamo una richiesta corale sulla pagina facebook di Mimmo Cavallaro. Non sarà inutile avendo già apprezzato le qualità umane di uno dei pochi simboli positivi della nostra terra.
Pino Mammoliti