La Giunta comunale di Locri, presieduta dal sindaco Giuseppe Fontana, ha approvato all’unanimità il Documento Unico di Programmazione (Dup) per il triennio 2026-2028, atto fondamentale per definire le linee strategiche economiche, sociali e infrastrutturali dell’Ente.
Il provvedimento, predisposto dal Settore Bilancio e Programmazione economica, è stato dichiarato immediatamente eseguibile e sarà ora trasmesso all’organo di revisione economico-finanziaria per il parere di competenza.
Nel quadro della programmazione finanziaria, il Comune prevede di impiegare le risorse tributarie, extratributarie e i trasferimenti statali, regionali e comunitari. In attesa della legge di Bilancio 2025, non si segnalano modifiche sostanziali sulla fiscalità locale: la politica tributaria resta in linea con gli anni precedenti, con la possibilità di rivedere le aliquote fino alla scadenza del bilancio di previsione (31 dicembre 2024).
L’Imposta Municipale Propria (Imu) si conferma la principale fonte di entrata, con una previsione di circa 3 milioni di euro. A questa si affianca il Fondo di solidarietà comunale, alimentato dal gettito Imu dei Comuni. Per il 2025 non sono previsti nuovi trasferimenti statali rispetto all’anno in corso.
La Giunta ha inoltre annunciato un rafforzamento delle misure di contrasto all’evasione fiscale, con interventi mirati su Imu, Tari, servizio idrico e imposte minori. Le somme recuperate saranno reinvestite per migliorare i servizi rivolti alla cittadinanza.
Locri manterrà il ruolo di Comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale, che riunisce 23 Comuni dell’area. Le attività saranno sostenute da fondi nazionali ed europei, tra cui il Piano di Azione e Coesione, il PON Inclusione, i programmi “Vita Indipendente” e “Dopo di Noi”, il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, il Fondo Povertà e quello dedicato alla prima infanzia (3-6 anni).
Tra le entrate extratributarie, rilevanti i proventi del servizio idrico integrato, con tariffe approvate dalla Giunta (delibera n. 92 del 24 luglio 2024) e ratificate da Arrical, che garantiscono la copertura integrale dei costi.
Il Dup comprende anche il programma triennale delle opere pubbliche 2026-2028, con l’elenco annuale per il 2026 e gli interventi in corso, e il piano triennale degli acquisti di beni e servizi, che sostituisce la precedente pianificazione biennale. Come previsto dal D.lgs. 36/2023, la soglia minima per l’inserimento degli acquisti sale da 40.000 a 140.000 euro.
La programmazione del fabbisogno di personale sarà definita nel nuovo documento PIAO, mentre non è previsto alcun piano di alienazione o valorizzazione del patrimonio immobiliare, in assenza di beni disponibili.
Nel complesso, il Dup 2026-2028 risulta coerente con la pianificazione regionale e con le politiche economiche nazionali, delineando un percorso amministrativo stabile, orientato alla crescita e alla sostenibilità del territorio.
telemia

