R. e P.
Una folla vivace di giovani, pronti ad ascoltare e riflettere, a porre domande per cercare risposte di senso per affrontare, al meglio, le sfide future, soprattutto nei riguardi della rete, nella quale sono completamente immersi. Questa l’immagine che viene fuori dal Giubileo del mondo educativo, tenutosi martedì 15 Aprile al Centro Pastorale di Locri, a cui hanno partecipato oltre alle altre scuole del circondario, anche e soprattutto per numero di presenze, gli allievi delle quarte e quinte classi del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, accompagnati dai docenti: prof.ssa Katia Maddaloni, prof.ssa Orsola Calabrò, prof.ssa Giovanna Panetta, prof.ssa Silvana Giordano, prof.ssa Vera Congiusta e prof.ssa Monica Scoleri per il Liceo Artistico di Siderno; prof. Rocco Ermidio, prof.ssa Dina Fuda, prof.ssa Mariarosa Cricelli, prof.ssa Francesca Pelle, prof.ssa Natalina Totino e prof.ssa Maria Teresa Calautti per il Liceo Scientifico di Gioiosa; prof.ssa Rosanna Trapasso, prof. Giuseppe Portolesi, prof.ssa Annalisa Franchina e prof.ssa Maria Rosa Guidace per il Liceo Classico; prof.ssa Rita Mastroianni, prof.ssa Luisa Totino, prof.ssa Teresa Condò, prof.ssa Silvia Sofi, prof.ssa Masdea Floriana, prof.ssa Alessandra Pedullà e prof.ssa Brigida Pedà per Il Liceo Scientifico Zaleuco. L’incontro è stato incentrato sulla tematica “Essere in rete o stare nella rete? Il mondo educante le mega-tendenze del digitale, i fenomeni mediali” ed è stato tenuto dal prof. Marco Brusati, professore a contratto presso l’Università degli Studi di Firenze, e Docente incaricato presso l’Istituto di Scienze Religiose di Assisi, coadiuvato da Don Antonio Peduto, Referente Diocesano per la Tutela dei Minori e Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Scolastica e Universitaria, nonché fautore dell’intero evento. Al centro dell’intervento del prof. Brusati le sfide e le trasformazioni del mondo digitale e dei media, che oramai occupano la quotidianità delle nuove generazioni. Inoltre, ha messo in evidenza come gli smartphone, i social e l’iperconnessione guidino la volontà decisionale dei giovani, sfociando in comportamenti fragili e superficiali. Ci sono, però, ha aggiunto Brusati, dei risvolti positivi delle rete, se, ovviamente, si sa cercare, come ampliare la propria conoscenza su problematiche reali, ma anche su tematiche culturali. Sta ai diversi enti educativi, in collaborazione tra loro, portare avanti un lavoro formativo che sviluppi il discernimento e il senso critico, per evitare le trappole della rete: la paura del nuovo, del cambiamento, la rinuncia a gioire della vita e il silenzio, che ha una sua implicazione attiva: non parlare è parlare, non agire è agire. Così il prof. Brusati, intervistato dall’allievo Umberto Carpentieri, membro della redazione del Giornale Scolastico “La Voce del Polo”: “Bisogna distinguere la rete dal sistema dei social. Sono contigui tra di loro, ma hanno modalità aggregative e relazionali molto diverse. La discriminante è tra “attivo” e “passivo”, cioè arrivare a comprendere che il buono della rete è dove noi siamo protagonisti attivi e che questo va separato da quelle situazioni, in rete, in cui subiamo passivamente, aspettando qualcosa, che ci possa interessare, da chi gestisce il sistema dei social, illudendoci, così, che siamo completamente liberi” Anche Sua Eccellenza Mons. Francesco Oliva ha espresso alcune riflessioni in merito alla giornata giubilare sull’educazione, anch’egli intervistato da Umberto Carpentieri per “La Voce del Polo”: “La rete è sempre un luogo di incontro virtuale, che toglie la bellezza della comunicazione vera, fatta di sguardi e gestualità. E’ importante, inoltre, discernere sui siti navigabili o meno, per non cadere in brutte conseguenze, anche se la Chiesa sul digitale ha parole positive, perché, utilizzato in maniera adeguata, avvicina le persone alla preghiera e alle celebrazioni. Rivolgendomi ai giovani, voglio dire loro- Vivete la speranza! – perché attraverso di essa si fa esperienza di Colui che ha vinto la morte. In questa prospettiva i giovani devono diventare alfieri di speranza nel proprio territorio”. Al termine della Conferenza diverse sono state le domande poste dai ragazzi, facenti parte dello staff redazionale del Giornale Scolastico “La Voce del Polo”, a cui Brusati è stato felice di rispondere, complimentandosi per la coerenza e la profondità dei quesiti formulati. La seconda parte della giornata giubilare si è svolta in Cattedrale, dove studenti e docenti hanno vissuto un momento di preghiera e riflessione spirituale, con l’accompagnamento di alcuni canti eseguiti da studenti delle diverse sedi del Polo Liceale. Don Peduto, promotore dell’iniziativa, in conclusione, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento ai giovani, ai docenti, in particolare ai docenti di religione, che hanno sensibilizzato egregiamente la giornata, e ai Dirigenti, che hanno permesso la presenza studentesca. Così Don Peduto: Questo momento d’incontro è l’inizio di una bella collaborazione futura tra Chiesa e Istituti Scolastici. Bisogna vivere questo tempo come opportunità, lasciandoci attrarre dalla speranza e diventando seminatori di futuro” Una bella giornata di riflessione, quindi, ma anche di aggregazione, come non se ne vedevano da diverso tempo. Il Giubileo della Speranza sta dando i suoi frutti, soprattutto tra le nuove generazioni, attente ai nuovi cambiamenti e alle nuove sfide, assetate di certezze, per essere pronte ad affrontare il domani “Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto” (Papa Francesco)
COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”