Donne vittime di violenza, avviso pubblico per il “Reddito di libertà”

 

Il sindaco Giovanni Calabrese e l’Assessore alle politiche sociali Domenica Bumbaca rendono noto che è stato pubblicato l’avviso con il modello di domanda per fare richiesta del “Reddito di Libertà”. La procedura è stata avviata in attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 3 del Dpcm del 17 dicembre 2020, che ha introdotto un contributo denominato “Reddito di Libertà”, destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia.

La misura, infatti, consiste in un contributo economico, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori. La misura, inoltre, è compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito. La circolare INPS 8 novembre 2021, n. 166 ha illustrato nel dettaglio la disciplina del Reddito di Libertà, specificandone i requisiti di accesso, il regime fiscale, le compatibilità con altre misure di sostegno (Reddito di Cittadinanza, REM, Naspi, Cassa integrazione Guadagni, ANF, ecc.) e le modalità di presentazione della domanda.

Destinatarie del contributo sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno e le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria

Con il messaggio 24 novembre 2021, n. 4132, inoltre, l’Inps comunica il rilascio della procedura di acquisizione delle domande relative al Reddito di Libertà da parte degli operatori comunali, disponibile all’interno del servizio online Prestazioni Sociali del sito dell’Inps.

Il Reddito di Libertà consiste in un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, per contribuire a sostenerne l’autonomia.

La domanda per il Reddito di Libertà viene presentata all’ufficio Politiche sociali del Comune di residenza tramite il protocollo del Comune dalle donne interessate prese in carico da un Centro antiviolenza, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, secondo un modello predisposto dall’INPS e disponibile sul portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali dei comuni” o sul sito istituzionale dal sito web del Comune di Locri. Le istanze di richiesta del Reddito di Libertà non conformi ai criteri indicati nel Dpcm non saranno prese in carico dall’INPS, che in ogni caso può procedere eventualmente alla revoca del contributo erogato, qualora dovessero intervenire motivi ostativi al mantenimento dello stesso (come stabilito dall’art. 3, comma 8, del D.P.C.M. del 17 dicembre 2020). Per ogni chiarimento ed informazione è possibile recarsi presso l’Ufficio Amministrativo Politiche Sociali del Comune di Locri (0964391495) o presso gli Uffici dell’Ambito territoriale ( 0964391451)

 

https://www.comune.locri.rc.it/index.php?action=index&p=210&art=348

 

Locri, 07/12/2021