Al Centro Pastorale Diocesano riflessione sulla sfida digitale con il prof. Brusati e pellegrinaggio alla Cattedrale per il passaggio dalla Porta Santa. Don Peduto: «Siamo chiamati a essere seminatori di futuro»

Si è svolto oggi, presso il Centro Pastorale Diocesano di Locri, il Giubileo del mondo educativo, promosso dal Servizio diocesano per la tutela dei minori e dall’Ufficio pastorale scolastica e universitaria. Un evento che ha coinvolto l’intera comunità educante – studenti, famiglie, parroci, docenti ed educatori – in una giornata intensa di riflessione, formazione e spiritualità.

Protagonisti assoluti dell’incontro sono stati i giovani delle classi quarte e quinte degli istituti superiori del territorio, accompagnati da figure educative e familiari, chiamati a “giubilare” per un tempo di grazia e di rinnovata speranza.

Ad aprire la giornata è stata la lectio magistralis del professor Marco Brusati, docente all’Università di Firenze e all’ISSR di Assisi, che ha guidato una profonda riflessione sul tema “Essere in rete o stare nella rete”. Al centro del suo intervento, le sfide e le trasformazioni del mondo digitale e dei media, ormai pienamente integrati nella quotidianità delle giovani generazioni.

«Oggi la medialità – ha spiegato Brusati – è parte della vita. Non c’è più distinzione tra vita reale e vita digitale. Il problema non è l’uso della rete, ma il modo in cui la si abita. Se non impariamo a conoscerla, rischiamo di esserne dominati invece che padroni.»

Il professore ha sollevato importanti interrogativi sull’educazione nell’era digitale, evidenziando come smartphone, social e iperconnessione influenzino modelli di comportamento e strutture relazionali, spesso rendendole fragili o superficiali. Tuttavia, ha anche indicato le opportunità che la rete può offrire se vissuta con consapevolezza e senso critico.

La seconda parte dell’incontro ha avuto un carattere profondamente spirituale: tutti i partecipanti si sono diretti in pellegrinaggio verso la Cattedrale di Locri, dove si è celebrato il passaggio dalla Porta Santa, simbolo di perdono e rinnovamento, e si è vissuto un momento intenso di preghiera e raccoglimento.

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming, permettendo anche a chi non era presente fisicamente di partecipare al cammino del Giubileo, ampliandone il significato e la portata.

Nel suo intervento conclusivo, don Antonio Peduto, promotore dell’iniziativa, ha ringraziato con calore tutti i presenti:

«Viviamo questo tempo come un’opportunità. Lasciamoci attrarre dalla speranza e diventiamo seminatori di futuro. Il Giubileo richiama alla grazia, alla responsabilità educativa e alla costruzione di una cultura della vita, capace di parlare ai giovani nel linguaggio delle parole, del cuore e dei gesti.»

Il Giubileo del mondo educativo si inserisce nel più ampio contesto del Giubileo ordinario del 2025, indetto da Papa Francesco con il tema “Pellegrini di speranza”. In questo cammino, anche il mondo della scuola – insieme a istituzioni civili, militari, ecclesiali e famiglie – è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nella formazione delle nuove generazioni, guidandole verso un futuro di consapevolezza, verità e amore per la vita reale.

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