Una giornata di cultura e memoria quella vissuta a Locri, dove la città ha celebrato il centenario della nascita di Saverio Strati con la proiezione del docufilm “Ritorno perché. Vita di Saverio Strati”, realizzato dalla Rai e dedicato alla figura e all’eredità letteraria di uno dei più grandi narratori calabresi del Novecento.
L’iniziativa, ospitata nella sala blu del Cinema Vittoria, è stata promossa dal Comune di Locri e dalla Fondazione Calabria Film Commission, nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni organizzate dal Comitato “100 Strati” e dalla Regione Calabria.
Dopo i saluti istituzionali, hanno partecipato rappresentanti delle scuole, amministratori locali e studiosi che hanno ricordato il valore umano e letterario di Strati, autore di capolavori come Tibi e Tascia e Il selvaggio di Santa Venere.
«Abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta del Comitato “100 Strati” e del sindaco di Sant’Agata del Bianco, Domenico Stranieri – ha dichiarato l’amministrazione comunale di Locri – perché crediamo sia fondamentale far conoscere agli studenti le figure più rappresentative della nostra terra. Molti ragazzi hanno sentito parlare di Saverio Strati, ma non conoscono a fondo la sua storia e il suo straordinario percorso umano e letterario».
Il docufilm, sostenuto dalla Regione Calabria e da Calabria Film Commission, è stato definito un racconto intenso e identitario, capace di riportare alla luce l’attualità del pensiero di Strati. «Il titolo Ritorno perché – è stato ricordato – racchiude una domanda che molti calabresi si pongono: perché tornare? Strati andò via dalla sua terra, come tanti, ma con la mente non l’abbandonò mai. Il suo cuore restò sempre nelle montagne e nelle fiumare della sua Calabria».
Gli interventi hanno messo in evidenza come lo scrittore abbia saputo raccontare l’essenza dell’uomo calabrese e, insieme, quella universale dell’uomo di ogni tempo. «Strati – è stato sottolineato – diceva che il calabrese ha due cuori: uno che vuole restare e uno che vuole partire. La sua grandezza è stata saperli ascoltare entrambi».
Per il Comitato “100 Strati”, l’obiettivo delle celebrazioni è proprio quello di restituire a Saverio Strati il posto che merita nella letteratura nazionale: non soltanto come autore del passato, ma come “classico contemporaneo”, ancora oggi capace di parlare ai giovani e di ispirare nuove generazioni.
«Strati – ha ricordato uno dei relatori – ci dice chi siamo e ci indica la strada da seguire. La sua opera resta fondamentale per comprendere le radici della Calabria e per valorizzare la nostra identità culturale».
L’evento si inserisce anche nel percorso “Locri Città che legge”, che prevede nuove iniziative dedicate agli autori calabresi. Un progetto che, come ha spiegato il Comune, punta a coinvolgere le scuole e a promuovere la lettura come strumento di conoscenza, appartenenza e crescita collettiva.
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