Un interessante studio di Benito Stinà, sulla storia di Siderno, e piu’ dettagliatamente sullo stemma della città. è stato presentato nei giorni scorsi all’assessore alla cultura Ercole Macri’. Secondo Stinà, storico locale impegnato nel sociale lo stemma di Siderno ha un preciso valore simbolico. si presenta con uno scudo, che è una figura Geometrica, rettangolare, dove in basso c’è il mare con sfondo azzurro del cielo con tre stelle. Da una delle quali, quella centrale scende una linea di fuoco. Lo scudo è sormontato da una corona regale e poggia, anche, su due rami incrociati con il frutto un ramo di quercia ed uno di ulivo. Secondo Stinà formano il simbolo della luna crescente ma rappresentano anche l’elemento terra. Nello Stemma di Siderno, ci sono i quattro Elementi di Empedocle di Agrigento e di Platone. Che sono: terra, acqua, aria e fuoco. La teoria di Benito Stinà è che per questa ragione nello stemma di Siderno, è simbolicamente racchiusa la Filosofia dei quattro Elementi oltre alla scienza astronomica. Nel Timeo di Platone è trattata l’astronomia e Timeo era un filosofo astronomo di Locri, quindi profondo conoscitore delle “cose” della Locride. Nello stemma di Siderno sarebbe racchiusa. Dunque, tutta la scienza astronomica determinata con le tre stelle prima e poi nello stesso nome antico di Siderno, ovvero “Sideros”, che con la sua radice Sider, significa stella, e con la desinenza os , plurale di stella, arriva a diventare “stelle”. Stinà non manca di evidenziare che della conformazione astronomica delle tre stelle dello stemma, esiste un cenno chiarificatore anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri che in alcuni versi spiega quattro significativi cerchi, dell’orizzonte terrestre, dell’equatore terrestre, il cerchio che passa attraverso i poli terrestri e dell’elleclittica solare.Nelle tre stelle dello stemma di Siderno ci sarebbero tre punti astronomici privilegiati. La stella che sta a sinistra rappresenta il sole al solstizio d’estate il 24 giugno, quando sulla terra si registra il giorno più lungo dell’anno e la notte la più corta. La stella di destra, rappresenta il sole al solstizio d’inverno il 25 dicembre, quando la notte è la più lunga dell’anno ed il giorno più corto. La stella di centro, dalla quale scende un fiume di fuoco rappresenta l’equinozio di primavera del 21 marzo, quando la lunghezza della notte è uguale a quella del giorno e il sole, si trova nella costellazione dell’ariete. La Corona che sormonta lo scudo, rappresenta invece la corona di una Regina. Benito Stinà ricorda anche che nell’antica Sideros, vi era un osservatorio astronomico sulle alture della contrada Trigoni e che questo nome deriva da una conformazione astronomica che è il Trigone. Le considerazioni di Stinà sono frutto di precise ricerche storiche perché – lui dice – nessuno storico di Siderno è risalito alle origini reali della cittadina anche se sono state fatte molte ipotesi. Anche per questo l’intenzione di Benito Stinà, che ha già raccolto molto materiale che confermerebbe le sue teorie, anticipate, come si diceva, all’assessore Macrì, è di dare alle stampe, le sue ricerche in un apposito libro.

Aristide Bava

14523187_10209190072502004_5591957916704060863_n