Una giornata di sport, riflessione e partecipazione collettiva si è tenuta oggi allo Stadio “N. Muscolo” di Roccella Ionica, dove si è svolto l’evento ludico-culturale contro la violenza sportiva promosso dall’Associazione insieme si può, in collaborazione con il Siulp regionale e provinciale. Un’iniziativa di grande valore simbolico ed educativo, che ha visto la partecipazione di numerosi enti, istituzioni e rappresentanti del mondo sportivo e sociale.
Tra gli ospiti, anche il consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Muraca, che ha voluto essere presente per sostenere un messaggio chiaro e deciso: “Lo sport è uno straordinario veicolo per l’etica e la legalità. Oggi abbiamo dato un segnale forte contro ogni forma di violenza, dimostrando che il gioco, la competizione sana e il rispetto possono e devono rappresentare i cardini della crescita sociale della nostra comunità”, ha dichiarato.
La manifestazione ha coinvolto gli studenti delle scuole del territorio, protagonisti con i loro elaborati artistici sul tema della legalità nello sport. Particolarmente coinvolgente è stato il momento dedicato alla dimostrazione sportiva, che ha visto in campo un’inedita e simbolica partita di calcio tra squadre miste composte da operatori delle Forze dell’Ordine, arbitri, tifoserie, magistrati, avvocati, sacerdoti e giornalisti. Un incontro all’insegna del fair play, volto a ribadire che lo sport è terreno di confronto, ma mai di scontro.
“Quella di oggi – ha aggiunto Muraca – è stata una festa dello sport, ma anche un momento importante di educazione civica. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, scuole e associazioni possiamo costruire un futuro in cui il tifo sia passione e non pretesto per la violenza”.
L’iniziativa si è chiusa con un messaggio condiviso da tutti i partecipanti: la necessità di continuare a promuovere la cultura del rispetto dentro e fuori i campi da gioco, facendo dello sport uno strumento di inclusione e coesione sociale, soprattutto tra i più giovani. Una Calabria che si unisce nel nome della legalità, per dare un calcio alla violenza e aprire le porte a un futuro migliore.
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