di Gioacchino Criaco – La Snge Metropolitana lo reclama e il direttore del museo comincia a fargli
largo. È bastato un servizio televisivo e sono partiti a razzo. In Calabria è stata una settimana
durissima, di tante morti giovani, si può parlare di Bronzi, per alleggerire. Perché la questione è
vecchia, il professore Braghò solleva dubbi da molti anni sulle modalità del ritrovamento dei Guerrieri
di Riace. Anche altri lo fanno. Di sicuro tanti aspetti sono oscuri come innite sono le teorie su fattura
e provenienza dei Bronzi. Un dato è certo, erano nella Locride, e non è che nella Locride di qualche
millennio fa non ci fossero artisti in grado di crearli, tutt’altro. personalmente penso che stranezze ve
ne siano tante, magari scudo e spada e anche elmo sono scomparsi, o magari erano già persi prima di
Mariottini. Dubito sul terzo Bronzo, chiunque ritrovi qualcosa di presumibilmente antico, in vista del
premio, si consiglia con chi ne sa, e chi ne sa in genere consiglia di allargare il numero degli oggetti
ritrovati, perché spesso oltre a quello che si vede emerge altro che a prima vista rimane nascosto. Si
amplia il racconto per includervi cose non viste e vantare anche su di esse la ricompensa. Accade
sempre così. E magari ci fosse un altro Bronzo. Ma nemmeno questo è il tema. E ancora, il tema non è
Reggio o i Reggini (si evitino gli inalberamenti). Il tema è la politica di Reggio, totalmente distante dal
territorio metropolitano, totalmente assente, con un istinto che è, da sempre, di pura predazione,
dalla Snge, a Peppe Dj, risalendo nel tempo. La Locride non è mai esistita per la “politica” di Reggio,
se non per prendersi i voti, se non per prendersi le ricchezze archeologiche. L’Aspromonte è esistito
per andare a sciare e per prendersi un’acqua che nemmeno sono stati in grado di distribuire a tutti i
Reggini. La politica di Reggio non viene a sostenerci per i problemi dell’ospedale, non viene a salvare
le scuole dell’interno, a fermare lo spopolamento. Non si spendono, né il Sindaco né il direttore per la
causa di Kaulon, di Casignana, nulla sul Naniglio. Nell’area intorno al museo di Locri chissà quanti
guerrieri stanno in sonno? Rincorrono un Bronzo presunto quando c’è una Dea certamente nostra che
sta a Berlino, come dimostra lo straordinario libro inchiesta sul trafugamento della Persefone di Pino
Macrì. E come dice il più grande artista vivente Nic Spatari. Che sì, magari i tedeschi non ce la daranno
indietro, ma un’utile, per la Locride, collaborazione con i musei berlinesi la si potrebbe immaginare. E
mentre a Reggio si allargano i locali, si prepara un altro piedistallo per accogliere l’ennesimo sacricio
Locrideo. Senza spirito divisivo. Si può dire che il nostro: sia il più moderno, e forse unico, esempio di
colonizzazione da Sud.

FONTE: https://www.corrierelocride.it/societa/reggio-prenota-il-terzo-bronzo