Questa mattina presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Reggio Calabria, Roberto Di Bella Presidente del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria, ha incontrato i ragazzi del liceo discutendo di legalità e tutela dei minori a pochi giorni dal film “Liberi di Scegliere” andato in onda Martedì 22 Gennaio in prima serata su Rai 1, raccontando una storia vera ispirata proprio all’attività di Di Bella. E‘ stata una bella occasione per approfondire con i giovani delicate questioni legate al protocollo – promosso dal Presidente stesso – che ha ad oggetto la tutela dei minori provenienti o inseriti in contesti familiari di criminalità organizzata.  Roberto Di Bella, 55 anni, 30 dei quali trascorsi da magistrato, ha cambiato radicalmente l’approccio nei confronti dei figli delle famiglie mafiose appartenenti alla ‘ndrangheta, trovando una strategia – come più volte lo stesso Magistrato ha ribadito – che permettesse ai minori di svincolarsi da un futuro nel quale sono destinati a raccogliere l‘eredità dei padri all’interno della complicata gerarchia delle cosche. Il suo programma nasce dalla constatazione che i cognomi che saltavano fuori nel corso dei processi degli anni 2000 erano gli stessi degli anni ’90, perché le famiglie mafiose erano sempre le stesse, e i più giovani continuavano l’azione criminale dei padri, finendo per condividerne anche il destino processuale. L’allontanamento dall’ambiente criminoso rappresentava, dunque, soprattutto dare la possibilità di crescere fuori dalla pressione dettata da regole e disvalori appartenenti a quel contesto particolare dal quale, in quanto minori, non avrebbero avuto la forza o la possibilità concreta di rifiutare.

Credo che uno degli strumenti migliori per dare continuità politica e sociale all’infiltrazione culturale da parte dello Stato e della società contro il fenomeno mafioso, potrebbe essere la cristallizzazione all’interno di un impianto normativo nazionale dei contenuti dei protocolli che abbiamo sottoscritto con la Procura nazionale antimafia e con associazioni come Libera” ha detto Di Bella a margine dell’incontro.

Ricevo lettere e messaggi di detenuti al 41 bis – ha aggiunto Di Bella – in cui mi viene espressa gratitudine per il lavoro che stiamo facendo in favore dei figli minorenni di ‘ndranghetisti. Sono lettere per me incoraggianti, che denotano sofferenza umana ma anche speranza di una vita diversa per tanti ragazzi e ragazze che vogliono liberarsi da grandi pericoli a cui lo Stato deve una risposta, come stiamo facendo”. “Voglio inoltre, ancora una volta ringraziare – ha detto ancora il presidente del Tribunale dei Minorenni Di Reggio Calabria – il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho che ha sempre sostenuto con convinzione questa esperienza, che è assimilabile alla parabola del buon seminatore che lancia i suoi chicchi sapendo che non tutti si interreranno perchè alcuni finiranno in pasto ai corvi o sulla nuda pietra. Ma altri si interreranno e daranno i frutti sperati, un esempio inverato di come si possa vivere in altro modo senza rischiare continuamente la morte o la prigione”.

Sul film Liberi di Scegliere, il giudice ha detto che “Alessandro Preziosi è riuscito a descrivere con molta intensità il ruolo di giudice minorile, un lavoro che richiede molta empatia e capacità di intercettare le emozioni dei giovani. E’ un lavoro duro che va comunque perseguito con coerenza per offrire una diversa opportunità di vita a chi, altrimenti, è destinato a perpetuare meccanismi sociali e culturali che danneggiano profondamente i singoli e le comunitaA molti di noi giudici minorili – ha aggiunto Di Bella – accade spesso di volere abbracciare i ragazzi che ci troviamo dinanzi, conoscendone le vicissitudini familiari ed i legami naturali, aspetti che inducono forti emozioni“. “Lo dico senza intento polemico, continua ancora Di Bella – ma sarebbe necessario un sistema di detenzione che tenga conto dello sviluppo dei bambini e della loro serenità“.

“L’incontro con il presidente Di Bella – ha detto Giuseppina Princi, dirigente del Liceo ‘Da Vinci’, che ha organizzato l’evento – è un’opportunità per i nostri studenti, un’esperienza diretta con chi da anni opera e combatte per trasformare la realtà in cui viviamo, nella certezza che il futuro sia migliorabile”. 

strettoweb.com