Torna a far parlare di sé, Francesco “Ciko” Olivieri, il 33enne condannato per il vero e proprio raid punitivo tra Limbadi e Nicotera, che l’11 maggio 2018 è costato la vita a Giuseppina Mollese e Michele Valarioti, e il ferimento di altre tre persone. Dopo aver dato in escandescenze in Tribunale a Vibo Valentia, per ben due volte ed essere stato coinvolto in una sorta di rivolta nel penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto, lunedì scorso il 33enne ha tentato di uccidere il proprio compagno di cella nel carcere di Lecce. Sarebbero ancora poco chiari i motivi del gesto: resta il fatto che la vittima adesso è in coma dopo essere stata colpita ripetutamente a pugni. Sono state gli agenti penitenziari a fermare il trentatreenne e a soccorrere la vittima trasportandola in ospedale in condizioni critiche. E adesso Oliveri rischia di dover affrontare un nuovo processo per tentato omicidio. Il 30 maggio scorso, il 33enne è stato condannato alla pena dell’ergastolo per il duplice omicidio dello scorso anno, e proprio durante la discussione aveva dato in escandescenza minacciando pm e giudice e le forze dell’ordine presenti nell’aula.

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