L’ASSOCIAZIONE “CALABRIA PRIMA ITALIA” ASSEGNA IL “PREMIO DEL NOME ITALIA” ALLA PROF. MARILENA CIRAVEGNA

EX SINDACO DI MARANZANA (Asti)

La professoressa Marilena Ciravegna, nata nel 1939 a Torino dove è vissuta fino al pensionamento dal lavoro, è stata per due mandati Sindaco di Maranzana (AT) paese ad appena 12 km da Frascaro (AL) dove adesso abita con una figlia, dal momento che comincia ad avere una bella e veneranda età. E’ famosa non soltanto perché è stata amatissima Sindaco ma pure perché, assieme ad altre persone, ha realizzato a Maranzana i cosiddetti “babàci” imitati pure in altri borghi spopolati, tra cui Poggio Sannita (nella lontana provincia di Isernia). Tanto è che adesso, persino sulle mappe di Google, Maranzana è indicato come “il paese dei babàci”. Tale iniziativa, che attira sempre tanti turisti da aprile a settembre, ha contribuito non soltanto a portare alla ribalta il problema dello spopolamento dei territori periferici in ogni parte d’Italia, ma ha rivitalizzato anche moralmente e culturalmente la piccola comunità di Maranzana.

A parte ciò, Marilena Ciravegna ha altri meriti che non sono sfuggiti all’associazione culturale “Calabria prima Italia”, fondata e diretta dal giornalista calabrese Domenico Lanciano fin dall’aprile 1982. Infatti, attraverso alcuni giornali on line (costajonicaweb.it, lanuovacalabria.it, preserreedintorni.it), ha comunicato che a Marilena Ciravegna è stato assegnato il “Premio del Nome Italia”. La motivazione? << Perché la signora Ciravegna ha sempre evidenziato di avere un “cuore tricolore” e di aver servito l’Italia in vari modi in tutto l’arco della sua vita. Ha sempre sfilato, pure con la fascia di sindaco, nei raduni degli Alpini, per come facente parte della sezione di Acqui Terme (AL). Inoltre, appartiene ad una generazione che, con impegno e sacrifici, ha ricostruito l’Italia del dopoguerra, pure come docente nelle scuole ed educatrice parrocchiale, ma anche come artista e scrittrice. Infatti, oltre a dipingere su tela i valori della natura e del territorio, ha pubblicato finora ben sette romanzi che hanno tutti come protagoniste le donne con tanta voglia di emancipazione e di grande senso etico e civile. Ha al suo attivo pure numerose novelle di carattere socio-pedagogico. In tutta la sua vita e con tutta la sua vita reca onore al nome Italia e al suo popolo >>.

Tale “Premio del Nome Italia” (alla sua prima assegnazione) sarà consegnato sabato 21 giugno 2025, nel solstizio d’estate, nel contesto della terza edizione della “Festa del Nome Italia” e del “Premio Calabria Prima Italia”. Tale manifestazione intende dare una “Festa del nome Italia” così come a Reggio Emilia, ogni 7 gennaio, ha luogo la “Festa del Tricolore”. Infatti, il promotore Domenico Lanciano ha inoltrato richiesta al Presidente della Repubblica, al Capo del Governo e ad altre Autorità nazionali, regionali e locali di dedicare una giornata anche al Nome ITALIA che valga pure per gli italiani che vivono all’estero, come maggiore coesione sociale. L’intento dell’iniziativa è anche quello di diffondere il fatto storico che il nome Italia è nato in Calabria circa 3500 anni fa, estendendosi poi, attraverso i secoli, fino alle Alpi e alle Isole. Oltre duemila anni fa, l’imperatore romano Augusto lo rese ufficiale per tutto l’attuale territorio nazionale (e anche oltre). Purtroppo, secondo una recente indagine, pare che il 90% degli italiani non sa né cosa significhi né dove sia nato il nome Italia. Forse sarebbe il caso che tale insegnamento venga fatto nelle scuole, nello sport e in ogni altro possibile ambiente e stazione socio-pedagogica.

Domenico Lanciano