Non c’e’ ancora alcun provvedimento restrittivo nei suoi confronti, ma e’ piantonato in ospedale l’uomo che intorno a mezzogiorno ha lanciato la figlia di 16 mesi dal balcone del secondo piano di un appartamento in una palazzina a San Gennaro Vesuviano, dove abitano i suoceri, e poi ha tentato il suicidio. L’uomo e’ intubato, in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita, ed e’ guardato a vista dai carabinieri che indagano su quanto accaduto in via Cozzolino 117. La coppia non abitava li’, bensi’ a Caserta; lui lavorava in uno studio legale, lei era dottoressa, e non ce’ traccia ne’ di eventuali denunce ne’ di liti violente in presenza di parenti o amici. Di certo nella coppia qualcosa non andava, anche se l’unico diverbio accertato sinora c’e’ stato ieri sera, ma per futili motivi, dicono i testimoni, che non avrebbero potuto far ipotizzare un epilogo cosi’ tragico. L’uomo, di cui non sono state ancora rese note le generalita’, ha aspettato che la moglie uscisse dalla stanza e poi ha gettato la piccola al suolo, buttandosi nel vuoto subito dopo anche lui. La bimba e’ morta sul colpo, lui e’ stato soccorso dai sanitari del 118 chiamati dai vicini che hanno allertato anche i militari dell’Arma. Il pm di turno, che ha imposto uno stretto riserbo sulla vicenda, ha sentito la moglie e i suoceri dell’uomo, e sta acquisendo altre testimonianze e i primi rilievi per valutare le contestazioni da muovere.
strettoweb.com

foto lapresse