Il Tar Calabria ha disposto l’annullamento delle elezioni del sindaco e del Consiglio comunale svoltesi a Lamezia nell’autunno del 2019 per riscontrati brogli elettorali. I giudici hanno riscontrato “gravi e sostanziali irregolarità” in quattro sezioni: 2, 44, 73 e 78. La decisione è stata presa a conclusione della discussione di merito, davanti alla seconda sezione del Tribunale amministrativo, presieduta da Giovanni Iannini. Il Prefetto di Catanzaro, ricevuta la notifica della sentenza, provvederà allo scioglimento del Consiglio comunale di Lamezia e l’Amministrazione comunale, e nominerà un commissario che guiderà il Comune fino a nuove elezioni, che dovranno tenersi entro 60 giorni dallo scioglimento. Gli atti saranno trasmessi anche alla Procura di Lamezia. La vicenda ha avuto inizio con il ricorso presentato dai candidati a sindaco Massimo Cristiano, assistito dall’avvocato Armando Chirumbolo, sostenuto da due liste civiche, e dei candidati alla carica di consigliere Fabio Bascerano e Caterina Sonetto, entrambi inseriti nelle liste di Cristiano. Il ricorso al Tar è stato presentato anche da Silvio Zizza, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, assistito dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti.
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