I provvedimenti cautelari eseguiti ieri (ordinanza di applicazione di misura cautelare nr. 1718/11 RGNR – 37959/15 RGGIP – 2016/19 ROCC) emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, sono il frutto di approfondite e prolungate investigazioni condotte, nel periodo ricompreso tra il 2012 e il 2016, nei confronti di numerosi indagati, ritenuti affiliati all’organizzazione camorristica nota come Alleanza di Secondigliano, con particolare riguardo al clan Contini, sodalizio mafioso del centro del capoluogo partenopeo ad essa federata unitamente al clan Mallardo di Giugliano in Campania e al clan Licciardi di Napoli Secondigliano.

Le indagini sono state condotte dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, con apporti investigativi forniti dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli, dai Centri Operativi della DIA di Napoli e Roma e dal GICO del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e il contributo di Interpol.

Le posizioni vagliate dal GIP sono state 213. Tra queste, il giudice della cautela ha ritenuto sussistere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di 159 indagati, ravvisando esigenze cautelari per 126 soggetti, di cui 89 in carcere, 36 agli arresti domiciliari e un divieto di dimora nella regione Campania. Verso i 213 indagati, sono 132 le contestazioni mosse dalla Procura, di cui 2 associazioni di tipo mafioso, per le quali sono stati riconosciuti appartenenti 87 esponenti di vari livelli, 7 associazioni per delinquere, di cui 1 dedita a furti di ingente valore, 1 dedita a truffe ad istituti assicurativi RCA, 1 dedita a traffico, spaccio e detenzione di  sostanze  stupefacenti,  2 finalizzate  al  contrabbando  di  tabacchi lavorati esteri (di cui solo una riconosciuta dal GIP), 1 dedita al traffico di banconote false e 1 dedita a rapine di orologi Rolex.

La  presente   indagine,   nell’ambito   di  una prolungata  e   mirata  strategia  tesa  alla disarticolazione della storica struttura mafiosa metropolitana che ormai da oltre un trentennio, attraverso le articolazioni territoriali riferibili alle tre citate consorterie (Contini, Mallardo e Licciardi) presidia ampi spazi dell’economia legale e controlla vasti settori di traffici illeciti, si pone in linea di continuità con altre che sono già approdate a significativi riconoscimenti giudiziari. Tra le accuse mosse dai magistrati  l’operatività di canali di approvvigionamento dello stupefacente, in particolare del tipo cocaina e marjuana dall’Olanda e l’ l’organicità al sodalizio di Barra Felice, imprenditore nel settore dell’importazione e della vendita di fiori, quale collegamento tra il clan Contini (nella persona del reggente pro tempore Aieta Antonio) ed elementi di primo piano della cosca di ‘ndrangheta  dei  Commisso  di  Siderno (RC)  e,  in  particolare,  con  Crupi Vincenzo,  titolare di alcune società d’import & export di fiori in Italia e in Olanda.

fonte: https://varesepress.info/2019/06/26/napoli-colpo-mortale-alla-alleanza-di-secondigliano-e-clan-contini/