Reggio Calabria 26 giugno 2021

Ci risiamo, arrivata l’estate gli uffici del CEDIR sono ridiventati una canicola.
A denunciarlo è Patrizia Foti, segretario Generale Territoriale UILPA di Reggio Calabria Calabria.
E’ obbligo di questa Organizzazione Sindacale – prosegue Foti – denunciare nuovamente le attuali e gravissime condizioni lavorative a cui sono “sottoposti” i lavoratori della Procura della Repubblica e del Tribunale di Reggio Calabria.

 

Il problema di inefficienza e carenza dell’impianto di climatizzazione dei locali che ospitano gli Uffici Giudiziari del Cedir è divenuto oramai atavico e non ci permette più di procrastinare ulteriormente o soprassedere su criticità più volte formalmente segnalate agli organi preposti e per i quali non si è mai avuto alcun riscontro concreto, a eccezione di sciape promesse rimaste nel dimenticatoio della burocrazia. Le condizioni in cui versano gli Uffici Giudiziari e i patimenti derivanti anche da eccessivi carichi di lavoro a cui sono sottoposti i dipendenti della giustizia reggina – tuona Foti – non sono più tollerabili. La recente ondata di caldo che a oggi attanaglia tutto il Sud Italia, con picchi che superano i 40°, ulteriormente e notevolmente accentuati dalle vetrate con cui sono realizzati i prospetti degli edifici, alcune delle quali bloccate, ci impongono di attuare qualsivoglia forma di lotta a difesa dei lavoratori.
Climatizzazione inesistente e riciclo dell’aria fuori norma fanno presupporre una insussistente manutenzione e una conseguente carenza igienico sanitaria per la mancata sanificazione delle apparecchiature! Tutto ciò, oltre a creare il giusto malumore, genera uno stato di prostrazione del personale a causa del mancato rispetto dei propri diritti.
Ogni anno la storia si ripete e puntualmente siamo costretti, come parte sociale, a intraprendere dure lotte solo per veder riconosciute le giuste spettanze.
Il primo passo per tutelare i dipendenti degli uffici giudiziari è stato quello di chiedere in via formale a tutti i Capi degli Uffici del Cedir, di voler limitare al massimo la permanenza dei dipendenti e la sospensione dei rientri nelle ore pomeridiane, fatta eccezione per le sole attività di somma urgenza.
Affinché le nostre lotte non siano vane ci auguriamo che tutti i responsabili degli Uffici interessati abbiano provveduto a segnalare agli organi di competenza la grave condizione lavorativa che mette seriamente a rischio la salute non solo dei lavoratori, ma anche degli avventori che quotidianamente frequentano le aule e gli uffici del Cedir.
Ritenendo, come parte sociale di non poterci esimere da quanto di competenza, oggi la Uilpa ha dichiarato lo stato di agitazione del personale del Tribunale e della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, prevedendo eventuali astensioni dalla prestazione lavorativa.

 

Non possiamo esimerci anche dal coinvolgere la massima autorità sul territorio, rivolgendo il nostro appello a S.E. il Sig. Prefetto di Reggio Calabria affinché convochi un incontro finalizzato ad abbreviare i tempi di risoluzione del grave problema, considerate anche le peculiari e indifferibili attività giurisdizionali poste in essere dagli stessi appartenenti agli Uffici giudiziari.
Qualora l’esito della procedura risultasse negativo e quindi non idoneo a ristabilire le giuste condizioni lavorative – conclude Foti – a tutela del diritto alla salute delle donne e degli uomini che lavorano presso gli Uffici Giudiziari del Cedir e per come sancito nella nostra Costituzione provvederemo a inasprire le lotte con tutte le iniziative che riterremo necessarie.

Fabio Maragucci
Responsabile Ufficio Stampa
UILPA Territoriale
Reggio Calabria