“”LA CHIESA POSTA SOPRA “IL MONTE” COME UNA LUCE CHE ILLUMINA IL PAESAGGIO DI GIOIOSA JONICA””.
I lavori della Matrice sono ad un buon punto. Il primo Lotto Funzionale è terminato. E cioè tetto, solai, impermealizzazioni, controsoffitti, ovvero la messa in sicurezza di quelle che erano le problematiche di carattere strutturale che la Chiesa aveva per quanto riguarda il tetto ed il controsoffitti in latero cemento.
Il primo lotto ha già avuto il collaudo finale del funzionario incaricato della Curia.
Finito il primo lotto, malgrado la pandemia, sono iniziati immediatamente i lavori del 2° lotto (al momento si è raggiunto il 30% della produzione) che riguarda l’umidità, gli intonaci interni, la pitturazione, la predisposizione degli impianti elettrici e fonici, la lucidatura dei pavimenti, il restauro con intonaco strutturale della facciata principale , la cui tampognatura è realizzata con foratini.
Gli interventi sono stati già vagliati dalla Soprintendenza con parere positivo.
Grazie alla CEI e all’8 per mille che viene destinato alla Chiesa Cattolica è stato possibile fare questo importantissimo e divino intervento. Ricordiamo -e non dimentichiamocelo mai !- che il tetto poteva crollare in qualsiasi momento. E’ stata la protezione divina a fare questo miracolo ed a proteggerci, a far si che ciò non accadesse. Immaginare per un solo attimo le conseguenze di un disastro del genere durante le celebrazioni partecipate, vengono i brividi a pensaci e si prega per ringraziare che ciò non sia avvenuto.
Da qui la infinita e incondizionata riconoscenza al Vescovo Mons. Francesco Oliva ed ai suoi pastori, a partire da Padre Michele Ceravolo, a Padre Michele Tarantino a Don Francesco Passarelli.
Un altro rilievo che la comunità deve tenere positivamente in conto è che l’8 per mille che i cittadini italiani versano allo Stato, ritorna ai cittadini attraverso la stessa Chiesa, come nel caso di specie. Se non fosse stato per questa risorsa finanziaria nazionale, l’intervento salvatrice e restauratrice della nostra Matrice (ma quanto prima sarà il turno dell’Addolorata, altro capolavoro di interessamento del Vescovo Mons. Oliva, un altro gran dono ai gioiosani, pur non essendo proprietà della Chiesa), non si poteva fare, perché né stato né regioni, né altri enti contribuiscono a questi interventi.
Ecco perché ci sembra anche giusto e doveroso incitare e sensibilizzare tutti ad essere partecipi attivi come cittadini, contribuendo per esempio a riempire quel 30% del rimanente finanziamento per quanto più possibile. Chi vuole, lo può fare versando alla Parrocchia (a proposito devo chiedere gli estremi del conto per i gioiosani e gli amanti di Gioiosa che sono in Italia e nelle Americhe, sarebbe un bel collegamento ombelicale con la propria terra natia).
Noi speriamo che la comunità gioiosana, quella della Matrice, ma anche di tutto il resto del territorio, prenda maggiormente consapevolezza di questa grande opera che -grazie alla Chiesa Cattolica e speriamo anche grazie ai contributi integrativi volontari di cittadini, altri enti, aziende, professionisti ed altri- rinnoverà e darà maggiore dignità e decoro a quella “COSA” che tu vedi da lontano appena entri in Via Lazio, quell’incantesimo che a breve illuminerà ancora di più Gioiosa Jonica.
In precedenza:
Inizio lavori 9 luglio 2020
Primo lotto Esercizio finanziario 2018 – importo €. 378,999,99 (70% a carico della CEI)
2° Lotto esercizio Finanziario 2019 – importo €. 392. 823 (CEI al 70%)
Grazie per la collaborazione tecnica all’Arch. Giorgio Metastasio, Responsabile Ufficio Tecnico della Curia di Locri, ed all’Arch. Luigi Scaramuzzino, progettista e Direttore dei Lavori. Merita anche la dovuta considerazione l’impresa che sta realizzando i lavori con la giusta tempistica e qualità, cioè Marco Femia 3F.
Vincenzo Logozzo
Gioiosa Jonica, giovedì 1° luglio 2021
La prima foto è stata scattata inizio lavori 2020, la seconda foto dieci giorni fa